Il ruolo dell’architettura nel facilitare il business

Oracle prosegue nell’impegno di realizzare un middleware sempre più completo, che soddisfi le diverse esigenze delle aziende e che sia in grado di crescere ed evolvere secondo le nuove strategie di mercato

Oracle festeggia i suoi 30 anni con una serie di incontri (come quello recente di Roma) per parlare di middleware e fare il punto della situazione sulle novità del settore per favorire la crescita delle aziende. La strategia di Oracle, ruota attorno alle “Fusion Applications”, una vision delle applicazioni di business indirizzata a un’architettura service oriented di nuova generazione, costruita su criteri di interoperabilità, scalabilità e sistemi aperti. Quello del middleware sta diventando un fattore sempre più strategico per le aziende, indispensabile nell’abilitazione delle nuove tecnologie, nella ricerca di nuovi modelli di business e nel trainare l’impresa verso l’innovazione.

«La fotografia di Oracle è una fotografia del mercato It – spiega Sergio Rossi, amministratore delegato di Oracle Italia -. Quest’anno la casa madre è cresciuta di circa il 20%, passando dai 14,8 miliardi di dollari di fatturato dell’esercizio 2006 ai 18 dell’anno fiscale 2007 appena concluso. Crescono gli investimenti nell’infrastruttura It da parte del mercato, anche delle Pmi, che stanno riorganizzando i processi di business. Iniziamo, quindi il nuovo anno col sorriso, visti i risultati appena ottenuti e soprattutto la prospettiva che ci attende».

Alla base di una buona architettura c’è, però, un’altrettanto valida conoscenza del business e delle dinamiche decisionali. Una fase delicata, quella dell’analisi, che deve tener conto dei profondi cambiamenti che l’economia sta attraversando e dei riflessi che questi cambiamenti hanno sull’azienda stessa. Struttura It e business devono crescere insieme. Si compone, così, un mosaico articolato in 4 aree strategiche, di cui il fornitore di soluzioni middleware non può non tener conto: gestione della crescita e del cambiamento dell’organizzazione; comprensione profonda delle operazioni strategiche; riduzione del rischio e compliance; incremento della produttività dell’utente attraverso gli strumenti a sua disposizione.

«Oltre il 50% dei cambiamenti in azienda avviene nelle aree chiave funzionali – afferma Andrew Sutherland, vice president technology di Oracle Emea -. Il cambiamento diventa sempre più pervasivo perché i centri decisionali in azienda diventano sempre più numerosi e diffusi. La sfida è riuscire a gestire il passaggio di informazioni in modo sicuro. Quando si lavora secondo una struttura a silos il problema non si pone perché il numero di utenti è limitato e non c’è integrazione, anche la produttività è bassa, ma quando la condivisione diventa trasversale allora occorre lavorare sulla governance, sulla sicurezza, sulla continuità e sulla velocità». L’evento di Roma è stato anche l’occasione per conferire il Customer Success Award 2007, il premio che dal 2005 Oracle assegna ai clienti che hanno saputo usare al meglio le sue soluzioni. Quest’anno i vincitori sono stati Cotral, nella categoria Pubblica amministrazione, Artsana per la categoria Enterprise e Arag Assicurazioni nella categoria Pmi. Cotral, l’azienda di trasporto pubblico regionale del Lazio, ha messo a punto una piattaforma tecnologica per il monitoraggio costante del trasporto pubblico su gomma; Artsana ha attivato presso i negozi Chicco (il marchio della catena di distribuzione del gruppo) “Lista Nascita” un servizio di Crm che consente ai parenti dei bambini appena nati di scegliere e acquistare on line gli articoli della lista di nascita stilata dai genitori; Arag Assicurazioni si è distinta per aver realizzato con Oracle Fusion Middleware una struttura informatica orientata al servizio, nel pieno controllo dei processi di business. Una dimostrazione di come l’It possa essere usata in modo proattivo e non reattivo, per prepararsi all’evoluzione del business e del mercato. «Un atteggiamento che non sempre viene assunto dalle aziende, soprattutto in Italia – osserva Giuseppe Gorla di Accenture -. Spesso si preferisce scegliere le soluzioni più affidabili, non quelle che possono supportare il business futuro. Troppo spesso si resta su posizioni difensive, guardando al passato e non al futuro, limitandosi a consolidare la posizione attuale senza guardare in prospettiva».

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