OpenWorld sotto l’«umbrella strategy»

L’edizione 2006 dell’OpenWorld di Oracle, tenutasi a San Francisco, si è aperta all’insegna della cosiddetta “umbrella strategy”, vale a dire la necessità di dare forza al settore delle applicazioni business …

L’edizione 2006 dell’OpenWorld di Oracle, tenutasi a San Francisco,
si è aperta all’insegna della cosiddetta “umbrella strategy”,
vale a dire la necessità di dare forza al settore delle applicazioni
business (appena rinnovate con la release 12 di Oracle eBusiness Suite), così
da promuovere gli asset rappresentati dal database e dal Middleware Fusion.
Proprio la beta del nuovo Database Oracle 11g è stata una delle novità
presentate. In questa release si parla di 182 nuove funzioni che indirizzano
necessità diverse, dalla compressione dei dati all’aggiornamento
parallelo, con un occhio particolare per la scalabilità. Novità
anche per il middlware: la release 3 della suite Business Intelligence Enterprise
Edition 10g, soluzione che permette di “distillare” le migliori
performance delle applicazioni esistenti (anche di terze parti) e integrarle
nel sistema di gestione globale dell’azienda, e la suite Oracle Web Center,
una risposta ai nuovi linguaggi della comunicazione e della gestione globale
delle informazioni.

Ma la novità che ha più “pesato” sulle scene dell’OpenWorld
riguarda l’opensource. Larry Ellison, fondatore e storico capo di Oracle,
ha fatto una dichiarazione che potrebbe avere molte conseguenze: ha annunciato
pieno supporto per Linux Red Hat. Il che significa che i clienti che hanno attivo
un contratto di supporto con Red Hat possono passare al supporto offerto da
Oracle. Il programma, chiamato Unbreakable Linux 2.0, consentirà di usufruire
di costi ridotti, migliori fix dei bug, e maggiori protezioni legali di quanto
non accada con il programma di supporto al momento garantito da Red Hat. Proprio
riguardo ai costi, si parla di 99 dollari per l’aggiornamento di ciascun
server, di 399 dollari l’anno per il supporto a ciascun server a due vie
e di 999 dollari l’anno per i sistemi più potenti. Tra gli analisti,
è emersa qualche perplessità: di certo nella base clienti Oracle
la logica del fornitore unico faciliterà l’adozione di Unbreakable
Linux 2.0. Lo scetticismo, invece, riguarda quanti non clienti Oracle effettivamente
sceglieranno di rivolgersi all’azienda per le loro problematiche in area
Linux. Guardando al prossimo futuro, questo annuncio pone la distribuzione Red
Hat al centro di nuove strategie di prodotto.

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