Ottimizzazione gestionale all’insegna dell’efficacia e dell’efficienza

Complessità e ridondanze sono i nuovi nemici della produttività. Aumentano i costi e diminuiscono i guadagni, essendo un dato di fatto che i budget Ict tendano a rimanere invariati o addirittura diminuendo anno su anno, obbligando chi li gestisce a fare di più, con meno. Questa situazione si scontra però, almeno in Italia, con l’esigenza di investire maggiormente rispetto al passato in nuove applicazioni e soluzioni Ict per recuperare, almeno in parte, il gap che ancora separa le nostre aziende, almeno quelle di medie e piccole dimensioni, dalle loro omologhe europee nell’adozione di soluzioni che consentano di recuperare efficienza e competitività in tutte le principali aree di attività. Il mandato del dipartimento It nelle nostre aziende è allora quello di agire sulle infrastrutture in un’ottica di governance che non solo tenga sotto controllo i costi, ma sia in grado di raggiungere l’obiettivo migliorando l’ottimizzazione e la razionalizzazione delle stesse infrastrutture, garantendo il loro continuo adeguamento rispetto agli standard di mercato e alle esigenze dell’azienda. A fronte di questi presupposti, la necessità di ottimizzare la gestione delle infrastrutture Ict e dei principali servizi associati si traduce sempre più spesso nella tendenza a esternalizzare parte delle attività. La domanda di outsourcing, pur essendo ormai una realtà consolidata nel mercato italiano, è in continua crescita e riveste sempre più un ruolo primario nella spesa in servizi It, e tutto fa supporre che questa tendenza si manterrà anche per il medio futuro. Questo trend evolutivo è molto importante perché abbraccia diverse forme di outsourcing, all’interno delle quali la gestione delle applicazioni rappresenta una componente strategicamente importante. La crescita deriva sia da una maggiore maturità e affidabilità dell’offerta, sia dall’emergere di un approccio nella domanda che, oltre alla riduzione dei costi, ricerca un miglioramento nell’ottimizzazione, nell’efficienza e nell’allocazione delle proprie risorse ottenibile dal punto di vista infrastrutturale e accedendo alle competenze molto specializzate di un service provider. Lo sviluppo di applicazioni che aiutano i manager nelle loro attività di business come il supply chain management per la logistica e produzione, la sales force automation o l’e-commerce a supporto delle attività commerciali o, ancora, l’e-procurement per gli acquisti offre un ruolo fondamentale alla gestione applicativa, rappresentando un aspetto centrale del rapporto tra l’azienda e l’infrastruttura It con tutte le attività correlate: manutenzione, aggiornamento e sviluppo del parco applicativo. Lo sviluppo applicativo, infatti, costituisce il motore che permette all’azienda di guadagnare efficienza ed essere innovativa, da cui l’importanza, all’interno dell’Application Management, della parte che si occupa di sistemi gestionali, Erp, e così via, il cui contributo alla spesa delle aziende in questi servizi può essere stimato, in Italia, attorno al 40% del totale mercato Am (fonte Idc). In questo scenario emerge come strategica una nuova figura, quella del Full Service Provider, un operatore specializzato sul fronte degli elementi applicativi o sul fronte degli elementi infrastrutturali. Il Full Service Provider può offrire una gamma di servizi più ampia rispetto a quella che gli competerebbe, grazie ad alleanze e partnership mirate con altri operatori di telecomunicazioni o It. «È questo il caso di I.Net, che si configura oggi come un Application Infrastructure Service Provider – dichiara Enrico Campagna, Direttore Marketing I.Net -. Le prospettive di sviluppo di I.Net, che coniugando il know how sviluppato nell’offerta di servizi gestiti nella connettività, nei sistemi, nella sicurezza, con una dotazione infrastrutturale che nel tempo ha raggiunto e consolidato livelli di eccellenza, si fondano in larga misura su questo scenario».

I.Net: da Application Service Provider a Full Service Provider

I.Net ha modificato significativamente posizionamento e business, e oggi, è meno dipendente dai servizi di rete e di connettività, presenta una maggiore crescita nelle aree dei servizi gestiti, in particolare della managed security. «I.Net si è spostata verso la sicurezza e la continuità operativa legate ai sistemi e alle applicazioni critiche – prosegue Campagna -, perché le aziende sono sempre più alla ricerca di una garanzia operativa. Il nostro percorso è sostenuto da una mission volta a garantire la sicurezza e la business continuity dei clienti attraverso la progettazione e la gestione di infrastrutture arricchite di servizi. Il nostro obiettivo è di razionalizzare e gestire l’Ict, incidendo sul Tco di infrastrutture, sistemi e applicazioni, proponendoci come abilitatori dell’innovazione». Per continuare con il loro percorso evolutivo, I.Net ha aggiunto un nuovo tassello che le permette ora di coprire quegli aspetti di gestione applicativa più vicini alla componente infrastrutturale, e di servizio gestito, che rappresenta il core business dell’azienda. Seguendo questo obiettivo, alla gestione delle soluzioni di corporate messaging e piattaforme Oracle, I.Net ha recentemente affiancato il presidio Sap grazie alla acquisizione di ErpTech, società di riconosciuta competenza nella fornitura e gestione di servizi applicativi in ambiente Sap e Oracle, tanto da essere una delle due società italiane ad aver ottenuto la certificazione Sap Hosting Partner. Con il rafforzamento nell’area Application Management e, in particolare, con l’estensione a sistemi – Sap – a elevato utilizzo di infrastrutture It, I.Net estende la propria offerta aggiungendo un mattone in più al proprio concetto di infrastruttura gestita, intercettando le esigenze delle aziende che vogliono affidarsi all’esterno per la gestione delle proprie applicazioni senza dover ricorrere a troppi fornitori, potendo far conto su un provider in grado di garantire lo stesso livello di competenze e professionalità lungo tutta la catena del servizio.

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