Il magazzino di Unico «in palmo di mano»

Pharma / Completato il ciclo che sottende la stesura del documento di trasporto. Ridotti i tempi di preparazione degli ordini

Unico potrebbe essere definita la “farmacia dei farmacisti”. Si tratta, infatti, di un distributore che opera in prevalenza nel Nord Italia. Con un parco clienti di 3.200 esercizi, la società vanta un listino prodotti composto da circa 65.000 referenze, gestite in parte direttamente e, per gli articoli a più alta rotazione, attraverso distributori automatici. L’attività di deposito e distribuzione dei medicinali prevede un numero minimo di due consegne giornaliere ai clienti, per il reintegro delle scorte. Uno stabilimento distributivo di questo tipo ha la necessità di evadere alti picchi d’ordine in un tempo brevissimo (fino a 1.700 ordini in 110 minuti totali), per consentire ai vettori addetti alle consegne di raggiungere la destinazione finale in un tempo compatibile con gli orari delle farmacie. Se, da un lato, i circa 2.300 articoli gestiti attraverso i dispenser automatici costituiscono quasi il 78% del fatturato, dall’altro, la gestione dei rimanenti 63.000 articoli è affidata alla manualità dei magazzinieri. Nel 2000, Unico ha deciso di dotare questi operatori di terminali da polso, collegati in radiofrequenza con il sistema informativo di gestione del magazzino, selezionando i dispositivi Symbol e le applicazioni verticali di Aton. «Grazie al terminale portatile – esordisce Antonio Aitoro, direttore Operazioni di Unico -, il magazziniere è guidato nelle fasi di reintegro ciclico delle scorte e controllo dello stato di giacenza, ma anche nella miglior gestione della locazione delle scorte e nell’inventario». Nelle zone di composizione manuale degli ordini, i dipendenti ricevono direttamente sul terminale, via radiofrequenza, le informazioni relative ai prodotti da prelevare per ogni ordine e ne verificano l’esattezza attraverso la lettura dei codici a barre. Provvedono, inoltre, al reintegro nei dispenser, dei prodotti ad alta rotazione non appena viene segnalato il “sottosoglia”. Dalla partenza del progetto con il magazzino di Milano, «abbiamo preso in carico internamente lo sviluppo dell’applicativo, svincolandoci dall’integrazione del terminale portatile con l’impianto – prosegue -. Abbiamo sviluppato una serie di software che connettono direttamente il device al gestionale, un sistema proprietario chiamato Golden Pharma, della veronese Athesia Soluzioni Informatiche».


Nel 2004, è stata la volta di Torino dove «sino ad allora – ricorda Aitoro – si lavorava con procedure completamente manuali, attraverso la stesura di una pre-bolla cartacea, che veniva corretta, vistata e caricata. Oggi, invece, il terminale chiude direttamente tutto il Ddt (Documento di trasporto – ndr) che accompagna le merci in uscita». Nello stesso anno, i dispositivi e la piattaforma di gestione logistica sono stati introdotti nell’impianto di Rivoli (To) e nel 2005 in quello gemello (14.000 metri quadri di estensione) di Bologna.


Il team di progetto ha visto coinvolte tre persone della direzione Operazioni e altrettante della divisione It, quattro le risorse messe a disposizione da Aton e tre quelle di Athesia. Oggi, nelle quattro unità attrezzate, vengono impiegati 250 dispositivi Ws1060 di Symbol Technologies, forniti da Aton. A quest’ultimo operatore è affidata anche la manutenzione. «Entro due giorni dalla spedizione del pezzo rotto avviene la sostituzione con un “muletto” – puntualizza il manager -. Sul sito di Aton, poi, è possibile avere la visibilità immediata dello stato della riparazione».


Nei prossimi mesi, l’obiettivo è di rinnovare il parco device in dotazione, con l’adozione dei dispositivi Symbol di nuova generazione, i Wt4000, che a detta del manager sono in grado di garantire una miglior leggibilità dei dati e, di conseguenza, ridurre i tempi di evasione delle consegne. In previsione c’è anche l’integrazione più spinta delle applicazioni generali di sistema sul terminale portatile; tra le più rilevanti, la tracciabilità dei lotti dei prodotti veterinari, che vengono poi esposti in bolla. A tendere, anche il puntamento
automatizzato dei prodotti soggetti a
campagne di ritiro e l’integrazione del
sistema di allocazione delle giacenze, che
consentirà di gestire al meglio il rifornimento automatico da scorta massiva a
scorta di picking.

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