Il security manager di Manfrotto conquistato dalla Virtual private network totale.
Gruppo Manfrotto, società che produce strumentazione fotografica per tutto il mondo, per consentire ai dipendenti di connettersi da remoto (Vpn) alle risorse della società, ha fatto un progetto che gli ha consentito anche di centralizzare la gestione,la configurazione e l’amministrazione della sicurezza direttamente dalle sedi produttive venete.
I sistemi informativi di Gruppo Manfrotto, infatti, sono stati unificati a Bassano del Grappa, dove è situato il data center principale con circa cinquanta server.
L’architettura ora consente a tutte le unità aziendali di connettersi a un sistema centralizzato e di accedere al sistema amministrativo e finanziario.
La protezione del sistema di rete della società veneta è iniziata con l’installazione di un gateway Vpn-1 Power di Check Point e la creazione di virtual private network tra il data center principale e le varie filiali e gli uffici esterni. Oltre a dare la connettività di base al data center da parte delle filiali, questa soluzione ha avuto come conseguenza immediata una maggiore competitività nel mercato, nonché un eccezionale incremento delle richieste di accesso alle informazioni degli utenti remoti e mobili.
In poco tempo più del 25% dei dipendenti in Italia erano considerati utenti mobili, e il trend è andato aumentando in tutte le filiali.
Per Mauro Lorenzi, Network and Security Manager di Gruppo Manfrotto, il consentire ai dipendenti di accedere da remoto alla posta elettronica senza recarsi in ufficio è diventato vieppiù sempre più importante: le informazioni critiche dovevano essere scambiate tramite e-mail; il fatto di poter accedere al sistema solo dalle filiali avrebbe nociuto sia alle vendite, sia alla capacità di risposta dei servizi di assistenza clienti.
Allo stesso tempo, il budget di Lorenzi non contemplava l’allocazione presso le filiali di personale It remoto destinato a implementare nuove Vpn e a fornire manutenzione continua. Il gruppo, pertanto, aveva bisogno di una soluzione Vpn che potesse essere gestita centralmente al di fuori del data center e che, al tempo stesso, garantisse la protezione delle nuove modalità di accesso alle informazioni e alle risorse della società richieste dagli utenti.
Il Network security manager ha dunque adottato Vpn-1 Utm Edge, sempre di Check Point.
Ricorda Lorenzi che l’espansione pianificata con un certo numero di uffici in Inghilterra e un ufficio di distribuzione in Giappone verso la fine dell’anno ha favorito l’installazione rapida delle appliance. L’architettura di sicurezza unificata gli ha consentito di impostare criteri coerenti in tutti gli endpoint della rete.
I dipendenti di Gruppo Manfrotto ora utilizzano Vpn-1 SecureClient per accedere alle risorse della società e per inviare e-mail quando sono a casa o in viaggio, lavorando come se si trovassero in ufficio. E per il futuro, il manager prevede di passare al gateway Connectra Web Security e rendere disponibili dal Web le applicazioni principali, come proprio la posta elettronica.





