La società finlandese ha rilasciato F-Secure Client Security 7, per la difesa ad ampio spettro dei computer aziendali
Le minacce all’integrità dei dati aziendali aumentano di giorno in giorno. E diventano più subdole. A farne le spese sono soprattutto le piccole e medie imprese che spesso non hanno né gli strumenti né le competenze per fronteggiare i nuovi pericoli. Proprio a queste realtà si rivolgono le soluzioni di sicurezza gestite, le appliance software e i pacchetti applicativi di F-Secure. Nei giorni scorsi la società ha rilasciato F-Secure Client Security 7, una soluzione “tutto incluso” per la protezione da virus, rootkit e minacce sconosciute dai computer aziendali, venduta a partire da 72 euro per postazione utente. Il cuore del software è la tecnologia proprietaria DeepGuard, che usa nuove tecniche euristiche, oltre al monitoraggio comportamentale, in aggiunta alla tradizionale scansione antivirus basata sulle signature, per fornire una sorta di protezione proattiva contro le minacce non note. Infatti, anziché limitarsi ad analizzare i codici e i programmi maligni entrati nel sistema, DeepGuard mette in quarantena i file, ne monitora il comportamento e, nel caso questo si riveli sospetto, lo blocca. Tra le novità introdotte con la release 7, le funzionalità di individuazione dei rootkit nascosti, grazie alla funzionalità BlackLight, che consente all’amministratore di fare la scansione della rete aziendale senza decadimento delle performance. La configurazione e gli aggiornamenti sono gestiti centralmente, attraverso la consolle Policy Manager 7.
«Le Pmi – esordisce il country manager di F-Secure Italia, Miska Repo – investono soprattutto in antivirus, anti-spyware e soluzioni di prevenzione delle intrusioni. Richiedono soluzioni pronte all’uso, che non necessitino di interventi, e questa offerta va proprio nella direzione di mettere loro a disposizione uno strumento facilmente configurabile e aggiornabile automaticamente». L’errore in cui spesso incorrono questi utenti, secondo il manager, è la convinzione di essere al riparo dalle nuove minacce solo perché hanno installato, anni prima, un antivirus, senza però aggiornarlo. Ecco perché la società ha pensato a uno strumento all-in-one, la Small Business Suite, un pacchetto di protezione che copre pc, server e server di posta. «Molte Pmi non hanno il server di posta interno e si affidano a caselle e-mail gratuite maggiormente esposte allo spamming – sottolinea il manager -. Ormai sono centinaia di milioni i messaggi spam che circolano ogni giorno, il 90% di tutta la posta elettronica».E se in precedenza lo spam usava testi elementari incorporati in una Gif per bypassare i filtri, oggi si è evoluto e l’image spam dilaga. Quest’ultimo è caratterizzato dalla stratificazione di immagini, caratteri e pixel, ricombinati in modo differente in ogni messaggio. «Le nostre appliance Messaging Security Gateway, invece – conclude Repo -, usano tecniche avanzate per identificare i contenuti destrutturati attraverso l’intercettazione dinamica delle immagini spam, così come quella dei Gif animati e la protezione dinamica delle botnet».





