Il back office modulare della Popolare di Milano

Il gruppo ha investito in architetture Soa e Linux e, sul fronte dell’operatività di sportello, si è dotato di uno strumento di automazione delle procedure

Per un istituto bancario che focalizza la propria attività sulla clientela retail e sulle Pmi, l’aggiornamento della piattaforma di sportello rappresenta un intervento di rilevanza strategica. Ne sa qualcosa il Gruppo Bpm (Banca Popolare di Milano, Cassa di Risparmio di Alessandria, Banca di Legnano, Banca Akros e Bipiemme Gestioni), nome storico nel panorama finanziario italiano. Fondato nel 1865, il network conta 8.500 dipendenti, 330 dei quali appartenenti alla direzione It, sparsi su 734 punti vendita. «Nel 2001 – esordisce Giovanni Damiani, Cio di Banca Popolare di Milano – è stato avviato un progetto che prevedeva la revisione completa dell’architettura multicanale, allora basata sull’Os/2 di Ibm che la stessa Big Blue considerava, oramai, obsoleto». Due i cardini di questo macro progetto «anzitutto – prosegue il manager -, l’adozione delle architetture di servizio, all’epoca una scelta abbastanza pionieristica perché di Soa si parlava ancora poco. L’idea era di dotarsi di una tecnologia che ci permettesse un rapido adeguamento al mutevole contesto di mercato. Dall’altro, la scelta di Linux come sistema operativo primario, con la speranza che questo Os avrebbe preso piede e si sarebbe, quindi, creato a breve un mercato di componenti software a basso costo, architetturalmente compatibili e facilmente integrabili». Il progetto è partito materialmente nel 2002 ed è stato completato nella seconda metà del 2005. Nel 2006, inoltre, è stata modificata completamente la rete commerciale, con pesanti ripercussioni sull’It «tuttavia – puntualizza Damiani – grazie alla nuova architettura applicativa modulare, nell’arco di 3 mesi siamo riusciti a mettere a disposizione degli sportelli le nuove funzionalità». Parallelamente, nel 2002, si è deciso di innestare su questo substrato alcuni componenti applicativi dell’operatività di sportello (il cosiddetto teller), ovvero la gestione di conti correnti, depositi e quella dei valori, nell’ambito di un ridisegno complessivo della logica dei processi. L’obiettivo del progetto era di generare un unico modello operativo di sportello multicanale, sotto il controllo delle funzioni centrali, consentendo agli operatori di agenzia di dedicare parte del proprio tempo alle attività di vendita.

Claudio Ronchi, responsabile del servizio
di sviluppo informatico

«Eravamo alla ricerca di un fornitore che avesse una profonda conoscenza del mercato finanziario – gli fa eco Claudio Ronchi, responsabile del servizio di sviluppo informatico di Bpm – e che, contestualmente, avesse una tecnologia integrabile con quanto avevamo deciso di sviluppare. La scelta è ricaduta su Bst (società del Gruppo Aive – ndr) e sul suo strumento, Mosaico». La fase di implementazione si è conclusa nel 2005, con il rilascio di Mosaico su alcune filiali-pilota all’inizio del 2006. L’iniziativa ha coinvolto, internamente, una quarantina di persone, affiancate da 15 operatori di Bst. «I risultati sono stati soddisfacenti – sostiene Damiani – tanto che, al contrario di quanto capita abitualmente, erano le filiali stesse a richiedere in anticipo il rollout della soluzione. Per come è costruita, infatti, questa applicazione garantisce un maggiore automatismo nelle attività quotidiane di sportello e gli operatori sono soddisfatti». Un esempio concreto è la contabilizzazione automatica, in funzione della causale, dei movimenti di conto corrente in partita doppia; operazione che, in precedenza, era l’operatore di sportello a dover compiere manualmente. Oggi lo strumento è implementato in tutti gli sportelli del gruppo (circa 700, con oltre 3.000 utenti attivi). E i benefici di questa “rivoluzione” sono tangibili. «Sulla base di statistiche interne – conclude il manager -, il nuovo front end e gli strumenti di automazione dello sportello adottati negli scorsi mesi ci hanno permesso di liberare una quota di attività operative di rete compresa tra il 10 e il 15%».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome