Microsoft-Samsung: è accordo in materia di brevetti

In base all’intesa, il colosso di Redmond dovrebbe guadagnare accesso al portafoglio brevetti detenuto da Samsung e relativo a tecnologie collegate con il digitale e l’area informatica in generale.

Microsoft ha annunciato oggi che sono in corso trattative con la
sudcoreana Samsung per la stipula di un accordo che dovrebbe consentire, in
futuro, una maggiore interoperabilità tra il mondo opensource ed i software
proprietari.

In base all’intesa, il colosso di Redmond dovrebbe
guadagnare accesso al portafoglio brevetti detenuto da Samsung e relativo a
tecnologie collegate con il digitale e l’area informatica in generale.


Da parte sua, Samsung avrebbe diritto ad utilizzare i brevetti Microsoft
all’interno dei suoi prodotti, sia in quelli che sfruttano software
proprietario, sia nei dispositivi basati su piattaforma Linux.

Microsoft
si impegnerà quindi a non agire legalmente nei confronti di Samsung
nell’eventualità in cui la società dovesse utilizzare codice Linux coperto da
licenza GPL che dovesse essere ritenuto, anche in maniera non intenzionale,
lesivo dei brevetti di proprietà del colosso di Redmond.

David Kaefer,
general manager Microsoft per ciò che riguarda le questioni relative alla
proprietà intellettuale, ha dichiarato che l’accordo mira a sanare eventuali
violazioni di brevetto che le due società avessero inavvertitamente commesso nel
corso degli anni. “L’intesa ha dato il via ad un nuovo modello legale per il
trasferimento dei diritti di brevetto in maniera tale che sia rispettata la
licenza GPL e che venga contemporaneamente costruito un ponte che prima non
esisteva
“, ha continuato Kaefer che spiega: “la stretta di mano con
Samsung mostra come lo stesso conte di collegamento utilizzato precedentemente
con Novell funzioni anche con altre realtà
“.

L’accordo siglato tra
Microsoft e Novell ha subìto anche aspre critiche, soprattutto da parte della
comunità opensource. Alcuni osservatori ritengono che l’ultima bozza della GPL 3
(ved. queste notizie) sia stata creata appositamente per impedire, in futuro,
accordi simili.

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