Così Fastweb protegge la propria connettività.
Realizzata nel 2001 a Milano, la Web farm di Fastweb gestisce l’infrastruttura di rete dell’operatore di telefonia fissa oltre che di alcune delle maggiori compagnie di telecomunicazioni su rete mobile.
La struttura It, ricavata in un ex fabbricato industriale, si sviluppa su tre piani e occupa una superficie di circa 12.500 metri quadri, dei quali 5.500 sono dedicati alle sale dati, con possibilità di ospitare fino ad un massimo di 45mila server.
La maggiore esigenza di progetto della Web farm è stata di tutelare la continuità dell’alimentazione elettrica delle sale dati, con soluzioni adeguate all’elevato assorbimento complessivo di energia: la potenza installata sotto continuità è di 5500 kW.
Sono state adottate misure adeguate contro le criticità tipiche dell’alimentazione elettrica, come black out improvvisi, sovra e sottotensioni, spike, variazioni di frequenza, eventi destinati a creare disservizi o addirittura a causare, in caso di interruzioni nella fornitura elettrica, la perdita di dati.
Per farlo, Franco Maugliani, Project Manager della Web farm ha scelto i gruppi di continuità HipulseE da 800kVA, di Emerson Network Power.
Sin dalla fase di definizione in fase progettuale dell’architettura e delle infrastrutture della Web Farm ha tenuto conto degli step necessari per l’installazione, il posizionamento e il corretto funzionamento dei gruppi di continuità.
Nel settembre 2001 sono stati introdotti i primi sei Ups. Altri sei sono stati installati nel 2006, in concomitanza di una significativa fase di sviluppo delle architetture installate.
La Web farm, ha spiegato Maugliani, ha due alimentazioni in media tensione, con un power center organizzato su una sezione in Mt ed una in Bt. La sezione di trasformazione Mt/Bt è dotata di sette trasformatori. Quattro di questi sono destinati all’alimentazione dei carichi non interrompibili delle sale dati e hanno, a valle, rispettivamente tre Ups collegati in parallelo. La configurazione è ridondante, prevedendo un gruppo di continuità di riserva pronto ad attivarsi in caso di guasto degli altri due.
La ridondanza è stata applicata lungo tutta la catena di distribuzione dell’energia. In tal modo è stata garantita un’affidabilità assoluta dei sistemi di alimentazione elettrica, con una performance teorica di disponibilità totale.
Gli Ups sono stati posizionati in una stanza dedicata, mentre in una sala adiacente sono state sistemate le batterie, 400 monoblocchi per ogni Ups.





