Il cliente al centro dell’It

Analizzarne e comprenderne le esigenze tramite la tecnologia deve diventare l’obiettivo delle aziende

Per competere è necessario prestare attenzione ai bisogni e agli stili di vita dei veri responsabili della crescita delle aziende: i clienti. Questa è l’opinione condivisa da Alessandro Musumeci (direttore centrale dei sistemi informativi del Comune di Milano) e Claudio Pieri (presidente di Informatici senza frontiere e vicepresidente Information Systems di Lotto Sport Italia), intervenuti a un recente convegno organizzato da Sirmi (si veda Linea Edp
n° 10, pag 20).


Analizzare le esigenze del cliente, tramite gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, diventa una risorsa sempre più necessaria. In tale convergenza si realizza la vera opportunità di innovazione, che deve essere applicata anche ai modi di operare. Comunicazione in testa. L’interazione tra i soggetti coinvolti nei processi deve, infatti, essere indirizzata verso un unico obiettivo. Il rischio è la dispersione di informazioni e, quindi, di risorse.


Una maggiore aggregazione, in particolare dei sistemi informativi, è il metodo proposto da Musumeci per sfruttare al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie. Fino a ora, infatti, nella Pubblica amministrazione si sono sviluppati nuclei It a livello locale, creando perdita di valore. Per questo, il Comune di Milano ha rinnovato il proprio portale informativo, seguendo un modello internazionale per migliorare i contatti con il cittadino. «Per un concreto sviluppo della Pubblica amministrazione, tuttavia – dice Musumeci -, è essenziale che si spenda meglio, non semplicemente di più, e si realizzi un settore specifico per l’It. Milano, ad esempio, ha tutte le caratteristiche che rendono possibile il rinnovamento tecnologico, ma non le sfrutta completamente. Ha la più alta concentrazione in Italia di occupati e imprese del settore Ict, è la città europea con la maggiore penetrazione della banda larga e, cosa ancor più importante, i suoi cittadini hanno un’adeguata cultura dell’innovazione».


Una serie di clienti è, invece, esclusa da queste possibilità, perché non toccata dal mondo digitale. Bisogna però trovare il modo di applicare la tecnologia ovunque. Questa la motivazione alla base dei progetti di Isf (Informatici senza frontiere), che mira ad attenuare il divario digitale tra le popolazioni.


Grazie all’impegno e alla sensibilità di medici, informatici e studenti, è stato, ad esempio, informatizzato un Open Hospital in Uganda e, per il futuro, sono previste operazioni simili in altre parti del mondo. Grazie a queste iniziative, le apparecchiature informatiche che diventano sempre più velocemente obsolete possono essere riutilizzate in modo proficuo.

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