Assist – Innovation officer nelle Pmi: araba fenice?

Enrico Donati, amministratore delegato di Assist Consulting Il Chief innovation officer è ancora una figura rara da trovare, specie nelle Pmi. Però lo immaginiamo, come una figura complessa, con molte sfaccettature, in grado di governare e orientare lo …

Enrico Donati, amministratore delegato di Assist Consulting


Il Chief innovation officer è ancora una figura rara da trovare, specie nelle Pmi. Però lo immaginiamo, come una figura complessa, con molte sfaccettature, in grado di governare e orientare lo sviluppo innovativo dell’azienda da tutti i punti di vista. Dovrebbe avere quattro aree di competenza: capire il business, conoscere le tecnologie, avere funzioni organizzative, valorizzare le risorse umane.La creazione di una simile posizione specifica ha senso se la si paragona a quanto avvenuto in passato, con altre figure come il Cto o il Cfo. Si tratta, in tutti i casi, di figure che si sono imposte nel momento in cui il processo di riferimento al quale sono dedicate è diventato più strategico. E quello dell’innovazione è ormai diventato un processo strategico per la competizione delle nostre imprese. Una figura direzionale, direttamente responsabile di facilitare l’innovazione a 360°, potrebbe avere almeno quattro funzioni chiave. La prima è quella di spingere la Pmi a organizzare i propri processi di innovazione e ad attrarre risorse qualificate. La seconda riguarda lo sviluppo di una rete di relazioni scientifiche e tecniche. Ma chiave è anche il supporto del vertice dell’impresa nella valutazione degli investimenti in R&D o in progetti di innovazione, siano essi sviluppati attraverso strutture interne o realizzati attraverso l’acquisizione di tecnologie. Il Cio dovrebbe effettuare la ricerca di finanziamenti per l’innovazione e al tempo stesso fornire al management gli strumenti per valutare il modo di impiegarli e ritorno degli investimenti stessi. Infine, a lui tocca anche promuovere la collaborazione fra le funzioni strategiche per l’innovazione (marketing, R&D, progettazione, It) al fine di coordinare gli sforzi per l’innovazione e orientare verso obiettivi comuni tutte le energie che l’impresa esprime nella direzione dell’innovazione.

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