Fsc si riorganizza

Fujitsu Siemens Computers si concentra sulle Pmi, puntando su servizi mirati e su prodotti che consentano significativi risparmi

Fujitsu Siemens Computers continua a concentrarsi sulle piccole e medie aziende, puntando sulle due priorità assolute di questo segmento: attenzione ai costi e servizi. Fsc si appresta a concludere in crescita l’anno fiscale (il 31 marzo), sull’onda dell’andamento positivo del primo semestre (aprile-settembre 2006), chiuso con un fatturato di 3,1 miliardi di euro e un profitto netto pari a 4 milioni di euro. Un dato soddisfacente, visto l’andamento altalenante del mercato It, la recente ristrutturazione interna e il calo dei prezzi imposto dal mercato. La ristrutturazione ha portato un potenziamento dell’attività nei mercati emergenti dell’Est europeo, specialmente per ciò che riguarda il settore hardware, il cui fatturato, in queste aree, è cresciuto del 34%. Fsc sta convogliando le proprie risorse su una maggiore assistenza al cliente, proprio per strutturare l’offerta intorno alle sue esigenze, specialmente per ciò che riguarda le soluzioni Dynamic Data Center, offerte a prezzi competitivi. Riduzione dei costi non significa tagliare i servizi ma realizzare, al contrario, un network di prodotti e soluzioni modulabili e scalabili in funzione delle esigenze e delle criticità delle aziende stesse.


«Le nostre soluzioni di storage tagliate per le Pmi, sono studiate per garantire un’estrema flessibilità e integrano dei componenti pre-testati – spiega Marcus Schneider, direttore Storage marketing di Fsc -. Sono soluzioni versatili e accessibili grazie al prezzo ridotto. Non serve quindi avere un grande budget e anche il Roi (Return on investment, ndr) avviene in tempi rapidi. Le nostre soluzioni consentono un backup centralizzato e in più, con i sistemi di storage FibreCat Sx60 e Sx80, diamo gratuitamente anche due software per la protezione e il back-up dei dati: Ca BrightStor Arcserve Backup Single Server e Ca Xosoft Enterprise Rewinder Single Server. La replicazione dei dati, che normalmente ha un costo notevole per un’azienda di piccole e medie dimensioni, viene così ridotto praticamente a zero. E i nuovi prodotti sono tutti studiati per consentire, anche a chi non ha grandi budget da investire, di mettere al sicuro le proprie informazioni e continuare a lavorare, pure in caso di guasto di un server».


La riduzione dei costi è legata, inoltre, al taglio di quelli derivanti dai consumi di energia elettrica. Un elemento su cui Fsc si sta focalizzando, specialmente in un periodo delicato come questo, in cui la tutela dell’ambiente sta assumendo un ruolo di primo piano nella strategia di sviluppo delle imprese It. I nuovi server Primergy (presentati al CeBit), il Primergy Rx 300 s3, il Primergy Rx 330 s1 e il Primergy Econel 230 R, studiati per tre diverse fasce di budget, sono stati realizzati tenendo conto appunto del risparmio energetico. Infatti, consentono di tenere separate le tre componenti che assorbono più energia (processore, memoria e ventola di raffreddamento) in modo da convogliare l’energia verso l’unità che in quel momento sta lavorando di più. Spiega Bernhard Brandwitte, director Product Marketing, Enterprise Server Business: «I nuovi server sono strutturati in modo da assicurare il passaggio dell’aria all’interno dei server e il Cool Safe System permette una riduzione della temperatura interna di 10 gradi centigradi, assicurando anche un ciclo di vita del prodotto superiore. Il guadagno, quindi, è doppio. Inoltre l’Adaptive Services Control Center Power Save, in caso di guasto rileva quale è il server difettoso e lo disattiva in modo che non continui ad assorbire energia. Sostituendo un server con processori single core con uno quad core e scegliendo server con una sola ventola di grandi dimensioni, piuttosto che quelli con più ventole di piccole dimensioni, si possono risparmiare anche 5.000 dollari l’anno per ogni server».


La mappa della nuova offerta


Entro aprile (ma già rilasciati in Germania, Belgio e Finlandia) Fsc distribuirà la soluzione x10sure, per il controllo e la protezione dei dati, studiata per server e sistemi di storage su disco, basati su Microsoft Windows Server 2003, sia in presenza di soluzioni di virtualizzazione che di clustering. L’offerta, che rappresenta un buon compromesso tra costi e prestazioni (9.250 euro per la configurazione base con 5 licenze), è concepita per aziende che utilizzano da 5 a 50 server. La soluzione rende possibile utilizzare un solo spare server (disco di ricambio) per un insieme di server. In caso di guasto lo spare server, che si configura in 7-8 minuti al massimo, si attiva automaticamente e in pochi minuti il sistema riprende senza l’intervento dell’operatore. Al CeBit sono stati presentati i server Primergy Rx300 s3, Primergy Rx 330 s1 e Primergy Econel 230 R, uno per ogni fascia di budget: tutti assicurano alta disponibilità delle informazioni, flessibilità e sicurezza.


FibreCat Sx40, il sistema storage appena rilasciato, è studiato anch’esso per le Pmi che abbiano necessità di supportare applicazioni tipo database, sistemi di e-commerce ed e-mail. È studiato per ampliare la capacità di memorizzazione dei server Primergy, tramite collegamento diretto Das (Direct attach system), arrivando a una capacità complessiva di 3,6 terabyte, grazie all’espandibilità su 12 hard disk Sas (Serial attached Scsi).

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