Il test del Levicom BlackPower 480 W

Ottobre 2006 Il nome di BlackPower deriva dalla verniciatura nera
del telaio in alluminio.
Il Levicom ha un aspetto molto sobrio, l’unica concessione frivola è
il pulsante di alimentazione di forma rotonda incassato dal telaio e circondato
da una striscia che si illumina quando l’alimentatore è acceso.
Al raffreddamento dei componenti provvede una grande ventola da 13,5 cm di diametro,
dalla velocità regolata in base alla temperatura e che gira ad appena
1.200 giri al minuto. Il rumore di funzionamento è impercettibile. Il
gruppo di cavi che confluisce nel connettore di alimentazione della scheda madre
è inguainato in una calza flessibile mentre i cavi di alimentazione delle
periferiche sono racchiusi in una guaina plastica di colore nero. La guaina
è un po’ troppo rigida e crea qualche difficoltà nel piegamento
del cavo quando si devono collegare le periferiche che hanno poco spazio dietro
ai connettori.

Il Black Power supporta la specifica ATX versione 1.3, rispetto all’ultima
versione 2.2 pone meno enfasi sull’alimentazione a 12 V del processore
indicando capacità di correnti inferiori. In termini pratici significa
che potrebbe esserci qualche problema nel caso si impieghino processori esigenti
nella potenza di alimentazione. Con la macchina di prova su cui è installato
un Intel Pentium D 930 (dual core a 3 GHz) non abbiamo accusato problemi di
sottoalimentazione.

Caratteristiche tecniche

• Scegliere il giusto alimentatore per PC