Trapelano inedite informazioni sul servizio per usufruire di un disco fisso virtuale per il backup e la condivisione dei dati
La notizia che riportava Google alle prese con lo sviluppo di un servizio di
storage remoto era trapelata nel mese di luglio scorso e non è stata
ufficialmente confermata. Il nuovo servizio, battezzato con il nome in codice
Platypus (quello finale dovrebbe essere GDrive),
permetterebbe agli utenti interessati di effettuare backup di file importanti
e sincronizzazione tra più personal computer attraverso un’unica compatta
interfaccia Web.
Un blogger è riuscito a mettere le mani su una versione del client
GDrive installandola con successo sui propri sistemi. Pur non riuscendo ad effettuare
il login al servizio, probabilmente a causa di restrizioni attivate dal colosso
di Mountain View, ha pubblicato
diverse informazioni interessanti tra le quali anche alcune pagine di supporto
al prodotto preparate da Google.
Al momento possono beneficiare di Platypus solo gli impiegati di Google mentre
non è dato sapere quando e soprattutto "se" il sistema sarà
distribuito pubblicamente. Una volta installato (il client è stato concepito
per operare correttamente sia in ambiente Windows che Linux), Platypus aggiunge
la sua icona nella "system tray" permettendo da qui l’accesso al proprio
disco fisso virtuale (effettuabile anche utilizzando un URL apposito). Il contenuto
del disco fisso remoto può essere condiviso anche con altre persone in
modo, ad esempio, da utilizzarlo come valido ausilio per lo sviluppo di progetti
in comune.





