Buono il fatturato, l’utile risente di importanti spese di ristrutturazione. Ma il mercato è difficile.
Nei primi sei mesi dell’anno fiscale in corso, Fujitsu Siemens Computers
ha registrato un fatturato di 3,1 miliardi di euro, e un profitto di 18 milioni
di euro, sul quale gravano però 14 milioni di euro di costi di ristrutturazione,
che dunque lo portano a 4 milioni di euro.
Fatturato e profitto sono stati influenzati da una riduzione del prezzo medio di vendita e da una pressione sui margini. A queste due contingenze, si aggiungono da un lato l’eccedenza di prodotto presente nel canale, causato da una situazione di overstock delle principali aziende, dall’altro l’introduzione della Direttiva Europea RoHS (Restriction of Hazardous Substances) il 1 luglio scorso, entrambe con un impatto negativo sul business.
Per far fronte al difficile andamento del mercato dell’hardware nell’Europa Occidentale, Fujitsu Siemens Computers ha potenziato la propria attività nei mercati emergenti come quello dell’Europa dell’Est, tanto che in queste regioni il fatturato aziendale è cresciuto del 34 per cento.
Tuttavia, per garantire la crescita, la società ha delineato specifici programmi di riduzione dei costi e di ristrutturazione: a partire dal prossimo mese di marzo adotterà misure stringenti di cost saving in Europa, Middle East e Africa, insieme a una forte attenzione ai costi in area personale.
La società ha riorganizzato, inoltre, la propria struttura vendite per focalizzarsi maggiormente sulle necessità di business dei propri clienti e per rafforzare il proprio portafoglio Data Center.





