Il test del Creative Zen V Plus

Ottobre 2006 La nuova incarnazione della serie Zen è lo Zen
V, disponibile in versione standard e Plus. Esternamente identiche, la Plus
offre in più radio FM e riproduzione video, mentre ambedue possono registrare
da microfono interno e dall’ingresso Line In ed offrono un Calendario/Organizer.
Il lettore offre capacità sino a 4 GB utilizzando memoria flash invece
di un disco rigido, con il vantaggio dell’insensibilità a vibrazioni
ed urti che lo rende più adatto all’uso durante jogging ed attività
sportive. Lo svantaggio è una velocità di copia dei brani (1,4
MB/s) nettamente inferiore ai lettori con disco rigido da 1” (2,3 MB/s).
Il display è un OLED 128×128 pixel a 262.000 colori come quello Archos,
che però nello Zen V Plus occupa più di metà della faccia
frontale viste le dimensioni estremamente ridotte dello Zen. Validi i controlli,
ma il mini-joystick cliccabile risulta un po’ troppo corto. Lo Zen V Plus
si ricarica tramite la porta USB 2.0, la batteria LiIon ha autonomia dichiarata
di 15 ore.

La qualità audio con casse HiFi è buona ma gli acuti sono troppo
taglienti; eccellente la presenza dei bassi e notevole il volume globale. Con
gli auricolari forniti il suono peggiora, gli acuti troppo aggressivi diventano
fastidiosi ad alto volume, e la timbrica diviene più schiacciata, mentre
i bassi restano ben presenti ed il volume è sempre notevole. La qualità
audio risulta dunque inferiore ai migliori lettori Creative come il Vision:M,
e si attesta solo sui livelli medio-alti di Sleek Photo e MicroPhoto. Le foto
hanno definizione appena sufficiente, i colori soffrono per un evidente viraggio
al verde, buono invece il contrasto. Il V Plus può riprodurre video solo
in uno speciale formato AVI compresso (DIB CYUV) con risoluzione 128×96 a 12
FPS.

L’utility di conversione supporta DivX 4/5, XviD, WMV9 e MPEG 1/2/4-SP,
ma non è purtroppo riuscita a convertire diversi file MPEG-2. I tempi
sono rapidi, un film DivX da 90′ viene convertito in circa 10′.
Gli ingombri sono però notevoli, talvolta superiori all’originale
nonostante la bassa risoluzione: un filmato XviD da 300 MB è addirittura
salito a 800 MB di ingombro, causa un bitrate di 2,5 Mbit/s. Come dimensioni
del video siamo veramente ai limiti: 128×96 pixel sono il minimo per rendere
le immagini decifrabili, ed i 208×160 pixel del Sansa fanno una bella differenza
se la visione non è occasionale.

Pro
– Funzioni complete in ingombri ridotti
– Ingresso Line In
– Riproduce video

Contro
– Fluidità video migliorabile
– Tempi di copia lenti

Caratteristiche tecniche

• I player portatili diventano riproduttori video e foto