Lunga è la strada per l’eProcurement nella Pa

Il Politecnico di Milano stima in 250 milioni di euro il volume di scambi degli acquisti elettronici. Cifra bassa ma in crescita Se ne parlerà in un convegno

È di poco superiore a 250 milioni di euro il volume di scambi gestito attraverso applicazioni di eProcurement dalla Pubblica Amministrazione italiana nel corso del 2005. Questo emerge dal Rapporto 2006 dell’Osservatorio sull’eProcurement nella Pubblica Amministrazione della School of Management del Politecnico di Milano, che verrà presentato nel prossimo Convegno sull’eProcurement nella Pubblica Amministrazione italiana che si svolgerà presso il Politecnico di Milano il 30 ottobre 2006.
Secondo i ricercatori dell’ateneo milanese si tratta di un valore ancora in assoluto modesto, soprattutto considerando il totale acquistato dalla Pubblica Amministrazione che nel 2005 è stato di oltre cento miliardi di euro. La situazione è però in via di miglioramento. Negli ultimi due anni, infatti, il transato complessivo via eProcurement della Pubblica amministrazione è passato dai 76 milioni di euro del 2004 a un totale, per il 2005, di 252 milioni di euro con una crescita del 231%.
Dei totali 250 milioni di euro di eProcurement nella Pubblica amministrazione italiana, il 74% corrisponde a volumi negoziati tramite strumenti di eSourcing (le attività che vanno dalla ricerca di nuovi fornitori alla loro valutazione e certificazione, fino alla fase di negoziazione vera e propria), mentre la restante parte è suddivisa tra acquisti effettuati attraverso piattaforme di eCatalog (13%, il processo di acquisto ricorsivo basato su catalogo Web di un prodotto/servizio rispetto al quale è già stata definita una convenzione o di cui siano chiare tutte le specifiche di fornitura)
e di eMarketplace (13%, luogo virtuale di incontro fra domanda e offerta, in cui sono presenti i prodotti offerti da fornitori certificati per la Pa).

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