La formula vincente per operare in un settore che continua a subire la compressione dei prezzi, secondo Softpeople Galyleo, è data da un mix di competenze, offering e agilità
All’interno del network di aziende di Softpeople Group, Galyleo (specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di soluzioni Ict) è la business unit che, in termini di ricavi, ha accelerato il passo della crescita del gruppo, con tassi superiori del 50%.
«La nostra strategia di go to market – ci spiega Danilo Bucchieri, amministratore delegato di Galyleo – è influenzata dall’approccio generale del gruppo, improntato sulla flessibilità e agilità delle diverse realtà che vi operano. La crescita elevata di Softpeople Galyleo, che opera in un mercato nazionale abbastanza statico, si spiega perché sottrae quote ad altri competitor. E questo avviene grazie alle competenze e all’offering che siamo in grado di mettere in campo e che, assieme alla capacità di saper ascoltare le esigenze dei clienti e rispondere velocemente alle loro esigenze, fanno la differenza rispetto a strutture più grandi e rigide».
Galyleo si rivolge al mercato dei grandi utenti e prevalentemente a telco, Pa, finance e industria, una scelta questa che è «in parte dovuta al fatto che le grandi aziende sono premianti e hanno una elevata capacità di spesa» sottolinea il manager. Le aree tecnologiche coperte da Galyleo riguardano il Crm, il Contact center multimediale, la Bi, l’Enterprise application integration che a sua volta è in stretta relazione con la Business aggregation. «Avendo maturato valide competenze nel project management e nelle architetture, – osserva Bucchieri – di fatto è in grado di prendersi carico della gestione dei diversi interlocutori coinvolti in un progetto complesso, che a volte richiede una reingegnerizzazione delle architetture, in un’ottica Soa, attività che si avvale di forti competenze in ambito Eai. Ma indipendentemente dal nostro approccio, se spostiamo l’ottica su quanto dovrebbero fare i grandi clienti nel gestire la elevata quantità di sistemi, assieme alla complessità e ai costi che essi comportano, una prima raccomandazione che mi sento di dare è quella di analizzare attentamente i vantaggi economici di una razionalizzazione, anche graduale verso un’architettura Soa, basata su un modello Enterprise services bus, quindi in una logica di esposizione di servizi da parte delle piattaforme integrate. Tra i clienti di Galyleo che oggi sono più propensi ad andare in questa direzione ci sono soprattutto le telco, che hanno sistemi molto complessi e le società di servizi, come Poste Italiane, mentre sono più caute le banche e finanziarie».
Per quanto riguarda il ciclo di vita delle soluzioni software, la società interviene a livello di assessment, sia dal punto di vista consulenziale che nella definizione delle architetture, nella gestione del client management, lo sviluppo, il project management nonché l’application management.
Le partnership tecnologiche giocano un ruolo importante nell’attività di Galyleo, che per ogni settore su cui è impegnata si appoggia al best of breed del mercato. Così nell’area Eai, i vendor di riferimento sono Tibco e Bea, di cui la società è reseller, ma ha competenze anche su altre piattaforme, come ad esempio Microsoft. Nell’ambito della Bi, la collaborazione avviene con i maggiori player, come Business Objects, Oracle, Cognos e MicroStrategy.
«In quest’area, tuattavia, – sottolinea il manager – di solito la scelta della piattaforma viene fatta dal cliente». Nel Crm, il partner è Siebel (ora Oracle) ma Galyleo è anche vendor di una propria soluzione, GalyleoCrm che sta evolvendo nella soluzione Galyleo J-Suite, ovvero il remake di GalyleoCrm, basato su piattaforma standard (“J” sta, infatti, per Java). In merito, infatti, la società ha vinto un bando di gara europeo per finanziare lo sviluppo di nuove soluzioni e per avviare questo progetto ha aperto un centro a Matera, che per ora conta venti specialisti, che ha il compito di rivedere lo sviluppo della soluzione e quindi avviare un nuovo modello di licensing con una logica opensource. «Dal momento che Matera si trova a una sessantina di chilometri da Bari, polo di competenze universitarie molto quotato, riteniamo possa trarre giovamento dalla presenza di skill che offre la zona. Questo però sarà solo un punto di partenza che poi ci darà l’opportunità di avviare anche altri progetti. Per esempio, dal momento che i clienti stanno chiedendo ai fornitori un’attività di application maintenance in una logica di servizio e di Sla che prevede che il personale possa stare anche al di fuori della sede, in quest’ottica Matera potrebbe diventare anche un centro di competenza in grado di fornire questa tipologia di servizi».
Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, nuovi ruoli attendono Galyleo. Infatti, prosegue il piano industriale triennale avviato dal gruppo, che si concluderà nel 2008, e che avrà come primo step la razionalizzazione e ridefinizione dell’offerta in poli di competenza, all’interno dei quali far convergere e consolidare le competenze e le esperienze maturare all’interno di Softpeople. «Uno di questi poli – conclude Bucchieri – sarà dedicato alle soluzioni Enterprise, dove la capocordata sarà Galyleo, che aggregherà le altre aziende che in quest’area hanno competenze complementari, il tutto nell’ottica di una futura quotazione in Borsa».





