Il test del Matrox TripleHead2Go

Settembre 2006 La TripleHead2Go di Matrox è un dispositivo
che permette di estendere la singola uscita video di una scheda grafica su tre
monitor. Non si tratta di una semplice evoluzione della DualHead2Go (provata
nel numero di gennaio 2006); la TripleHead2Go trasporta i giochi in una nuova
dimensione grazie al sistema Surround che espande il gioco su tre schermi aggiungendo
nuovi angoli di visione. L’espansione è realizzata aggiungendo
ai file di configurazione del gioco il supporto per la visualizzazione ampliata,
la modifica è eseguita dalla TH2gO Surround Gaming Utility che rileva
la presenza del gioco.

I giochi supportati sono più di 150, la lista è disponibile a questo indirizzo.
I giochi che si svolgono in spazi aperti sono quelli che guadagnano di più in
spettacolarità, con quelli all’interno di ambienti aumenta la sensazione di
claustrofobia. In Return to castle Wolfenstein i due schermi ai lati mostrano
quasi sempre solo mattoni ingranditi.

Per il mondo del lavoro la visualizzazione su tre monitor apre diverse prospettive
d’impiego. Gli utilizzatori dei programmi grafici possono tenere aperte
tutte le palette di colore o menu in un monitor e lavorare sull’immagine
in un altro mentre sul terzo è visualizzata un’immagine campione.
Gli sviluppatori di siti Web possono destinare un monitor a un browser che mostra
in tempo reale il lavoro, un monitor per il programma ed un altro per le anteprime
degli sfondi.

L’installazione della TripleHead2Go non richiede l’apertura del
PC o l’aggiunta di driver. La scatola ha quattro connettori VGA, uno per
il collegamento alla scheda grafica e tre per i monitor con indicata la posizione:
Center, Left, Right. Nella dotazione sono inclusi due cavi per la connessione
alla scheda grafica, uno VGA-VGA ed uno VGA-DVI. I driver non sono richiesti
perché la TripleHead2Go passa alla scheda grafica le informazioni sulle
capacità di risoluzione tramite il protocollo EDID (Extended Display
Identification Data).

La massima risoluzione disponibile è di 3.840 punti in orizzontale e
1.024 in verticale, corrispondente a tre monitor da 1.280 x 1.024 punti affiancati,
con una frequenza di refresh di 60 Hz. La situazione ideale sarebbe avere tre
monitor di pari caratteristiche, ma è possibile collegarli anche di diverso
tipo. Gli LCD sono preferibili in quanto quasi sempre il massimo refresh è
di 60 Hz e a questa frequenza l’immagine dei monitor CRT mostra un fastidioso
sfarfallamento.

Nella prova abbiamo impiegato un CRT da 17”, un CRT da 19” e un
LCD da 17”. L’unico inconveniente di una tale configurazione è
che i parametri di funzionamento devono essere impostati in base al monitor
con le minori capacità, per esempio la risoluzione di 3.072 x 768 punti
è determinata dal monitor CRT 17” da 1.024 x 768 punti.
Le risoluzioni e le relative frequenze di refresh supportate sono: 3.840 x 1.024/60
Hz; 3072×768/75 Hz; 2400 x 600/60 Hz; 1920×480/60 Hz. Possono essere abilitate
ulteriori risoluzioni, come la modalità DualHead o la modalità
Triple Widescreen, tramite il TripleHead2Go Mode Expander Tool. Non tutte le
schede grafiche funzionano correttamente con la TripleHead2Go, in particolare
quelle di ATI per questioni di driver. Le schede ATI Crossfire non sono supportate,
impostando la massima risoluzione con una Radeon le accelerazioni 3D sono disabilitate.

Matrox ha preparato nel suo sito una tabella delle schede grafiche supportate
ed uno strumento software, il TripleHead2Go System Compatibility, che verifica
la compatibilità del sistema. Le prestazioni della scheda subiscono un
calo nel passaggio attraverso la TripleHead2Go, indicativamente dal 30 al 50
per cento. È necessario quindi un computer ed una parte grafica di buona
potenza per evitare prestazioni non adeguate.

Pro
– Facilità di installazione
– Programma di configurazione automatica dei giochi per la modalità espansa

Contro
– La frequenza di refresh limitata a 60 Hz può produrre immagini sfarfallanti
sui CRT

Caratteristiche tecniche