L’importanza della logistica nella scelta di un Erp

Ma anche quella della congruenza e fruibilità via Web dei dati. Come l’It manager di Valigeria Roncato ha deciso di ottimizzare i sistemi seguendo il percorso naturale della crescita societaria

Valigie, voglia di partire. Ma anche di realizzare una struttura It a puntino, attenta alle esigenze produttive e logistiche, pronta e reattiva, con dati integrati e facilmente fruibili. Così ha fatto Valigeria Roncato (con sede nel padovano e vari magazzini dislocati in provincia e nelle vicinanze di Treviso, per non parlare dei punti vendita sparsi per il mondo), che fattura oltre 40 milioni euro, con circa 100 dipendenti, ed è caratterizzata da una duplice anima: produttiva e commerciale. Le valigie rigide, infatti, sono realizzate in Italia, mentre i prodotti morbidi e l’accessoristica (tra cui borse, marsupi, porta pc, zaini, trolley) sono importati, su design e scelte italiane. Proprio quest’ultima linea di business rappresenta circa il 70% del giro d’affari. «La logistica per noi ha un significato importante – spiega Alessandro Chinellato, responsabile Edp, Valigeria Roncato – e va gestita in modo efficace». Anche per tale motivo, ma soprattutto per ottenere la congruenza dei dati, la casa veneta ha cominciato a valutare un nuovo Erp, partendo da un’analisi interna. Proprio il buon rapporto con i vari responsabili di settore, direzione in primis, è per Chinellato un’arma in più: «Da circa quattro anni, contemporaneamente al mio arrivo, è stato affrontato un percorso di riorganizzazione, con l’introduzione di manager con conoscenze e capacità applicative. Le figure informatizzate possono spaventare, ma la quotidianità insegna che, invece, possono essere di aiuto. Le persone propositive permettono di lavorare meglio, perché in grado di individuare delle possibili soluzioni».


Una considerazione che non stride con la strategia messa in campo da Chinellato che, nei suoi primi tempi in Roncato, ha optato per un atteggiamento “attendista”. «Inizialmente – spiega -, ho sondato il terreno, non potevo fin da subito proporre cambiamenti. Ho lasciato che l’azienda crescesse finché, per processo naturale, ha iniziato a richiedere sempre più soluzioni It». Oltre a esigenze di tipo logistico e produttivo, ad esempio, la scelta di ricercare un nuovo Erp è stata fatta anche perché iniziavano a crescere le richieste legate al Crm. «I responsabili commerciali volevano poter effettuare analisi sui prospect, sulle campagne clienti, sulle promozioni, sulla gestione degli agenti – precisa -, ma il sistema stava entrando in crisi. Avrei dovuto continuare a mettere pezze per chiudere i buchi che si stavano creando, affrontando anche investimenti onerosi. Ho, invece, optato per proporre una nuova soluzione Erp».


A misura di Pmi


Il percorso di Roncato, quindi, assomiglia a quello di altre Pmi italiane in crescita: si parte da un gestionale creato magari “arrabattandosi” tra varie opzioni per arrivare, strada facendo, a dati omogenei e allineati. «In passato – continua Chinellato -, la reportistica giornaliera non veniva nemmeno presa in considerazione perché non affidabile. Siamo, quindi, partiti dall’analisi dei problemi per arrivare all’attività di correzione e il dato ha iniziato a essere effettivamente utilizzabile. La società ha, poi, deciso di ottimizzare il sistema informativo. In questa linea rientra anche il progetto, in via di definizione, dell’archiviazione ottica documentale, che segue, a livello prioritario, solo l’implementazione dell’Erp (ora in fase di analisi e prototipazione, a regime per inizio del 2007). «Per questo secondo obiettivo – indica Chinellato -, viste anche le nostre dimensioni, dobbiamo valutare l’impatto che le soluzioni di storage avranno sul budget e sui sistemi».


Un’altra questione da Pmi, che Chinellato conferma, riguarda la duplicità del ruolo del responsabile dei sistemi, che deve anche occuparsi degli acquisti ordinari di materiale informatico. «L’It, inizialmente, è vista come un costo – dice il manager -, dopo come un male necessario e, infine, non se ne può fare più a meno. In Roncato, la tecnologia è entrata in ogni processo. Il responsabile Edp conosce tutti i settori, a 360°. Logicamente, dover dedicare tempo a comprare piccole periferiche svilisce un po’ il nostro ruolo, però è nella natura della media azienda. Comunque, questi compiti ogni tanto servono per cambiare ruolino di marcia». Meglio, comunque, imparare a delegare e Chinellato lo fa, cercando di far crescere i collaboratori. Il manager ha un atteggiamento positivo anche nei confronti dell’aggiornamento professionale: «Roncato è sensibile a questo aspetto, non mi ha mai creato difficoltà, anche perché le figure It non possono non essere costantemente qualificate». Un’ulteriore testimonianza dell’attenzione della società per le nuove tecnologie è la dotazione di terminali RFID a tutti i magazzinieri.


Una verifica fatta sul campo


La base dati, tutto il sapere aziendale, in Roncato gira su As/400. Ancora per poco, però. Il cambiamento di Erp (la scelta è caduta su Diapason X di Gruppo Formula, frutto della collaborazione con Sage Adonix) imporrà, infatti, all’azienda di lasciare la strada nota per intraprendere un percorso diverso, adottando la piattaforma Microsoft con database Oracle, già in uso per la parte logistica. «Siamo caratterizzati da molteplici aree, tra cui produzione, logistica, vendite, contabilità, finanza, tesoreria – dice Alessandro Chinellato che gestisce l’It della società -. Ci serve, quindi, un Erp che garantisca l’integrazione dei dati e ci dia uno schema di lavoro “semirigido”, funzionalmente completo e in grado di standardizzare i processi».
Dopo un’analisi interna,compiuta insieme con i vari responsabili di settore, Chinellato è passato allo studio delle soluzioni sul mercato: «Per noi la logistica avanzata è molto importante e non potevamo accontentarci di software dipartimentali agganciati al gestionale. Abbiamo valutato Sap, Navision (ora Dynamics Nav, ndr) e altri prodotti, ma il primo, oltre a essere un po’ rigido, era sovradimensionato per la nostra struttura. Il software di Microsoft, invece, non riusciva a darci la profondità di risposta che desideravamo sugli aspetti logistici».
Per quanto riguarda Diapason X, invece, «Abbiamo valutato alcune referenze e siamo addirittura andati a toccare con mano l’esperienza di uno dei principali corrieri italiani – aggiunge il manager -, per il quale la logistica è assolutamente core business».
Il progetto sarà sviluppato anche nel mondo Web, per poter essere fruibile via palmare da parte degli agenti. «Per il futuro, abbiamo in mente poi di lanciarci nel B2C, interfacciandoci direttamente con il gestionale – specifica Chinellato – anche per quanto riguarda i ricambi e l’inserimento ordini».

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