Aumentano i servizi delle città digitali

Il nono rapporto sottolinea però che di fronte all’impegno profuso i risultati potrebbero essere migliori. Manca ancora la risposta dei cittadini

Le città digitali sono sempre più numerose e soprattutto offrono servizi
sempre di maggiore qualità anche se non mancano le contraddizioni. Il nono
rapporto sullo sviluppo dell’e-government sottolinea infatti un paio di aspetti
che caratterizzano lo sviluppo dei servizi offerti dagli enti pubblici. “La prima contraddizione – spiega il rapporto – è tra l’impegno profuso da parte delle Pa locali nella realizzazione di servizi on line e la loro reale offerta per molti versi ancora sporadica e sperimentale. La seconda contraddizione, che riguarda gli utenti, vede da un lato forti aspettative e largo consenso accordato all’uso di Internet nel rapporto con la Pa e, dall’altro, una risposta tuttora debole nel momento concreto della fruizione di servizi transattivi”.



Nonostante questo il rapporto
che ha esaminato cinquecento siti istituzionali, non manca di sottolineare che rispetto ad alcuni anni fa cittadini e imprese si trovano di fronte “a una disponibilità di prestazioni telematiche più ampia e via via più integrata”.

Una visione ampia della città digitale non ridotta ai piani della pubblica amministrazione
È ciò che chiede il rapporto secondo il quale bisogna accogliere qualsiasi sforzo, in
termini di progetti, azioni e cambiamenti, prodotti dai diversi soggetti sul
territorio. “Un utilizzo innovativo delle Ict, volto a produrre nuovi valori
d’uso e nuovi modi di rapportarsi in un contesto locale, produce una città
connessa, in grado di offrire servizi e sviluppare relazioni a distanza”
.



Scendendo nel dettaglio dei
servizi
, la classifica dei rating conferma i risultati del passato con
la Liguria che vanta il miglior sito regionale seguita da Emilia-Romagna,
Toscana e dal Piemonte in crescita. Fra i comuni al vertice troviamo Bologna e
Torino, mentre si fa notare il sito di Prato, terzo per qualità complessiva. Tra
i comuni non capoluogo con più di quarantamila abitanti troviamo Sesto San
Giovanni (Milano), Empoli, Senigallia e Carpi. Tra le province Bologna ha
soffiato il primato a Milano.

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