La banca che si muove

Nuova multicanalità e Business continuity nei desiderata degli istituti italiani. Due casi esemplificativi.

Il gruppo Banca Cr Firenze (presente anche sul digitale terrestre), ha avviato con Ibm per un progetto di evoluzione del proprio modello di business che passa attraverso la realizzazione di una nuova piattaforma territoriale multicanale, che dovrebbe portare l’istituto di credito a rendere più flessibili i processi operativi legati alla relazione più diretta con la clientela.

L’istituto fiorentino tramite Infogroup (la società di servizi It del gruppo) parteciperà alla realizzazione sia nella parte di analisi funzionale che nello sviluppo vero e proprio della nuova piattaforma, secondo un modello di co-sourcing.
Le caratteristiche più importanti della soluzione includono la definizione e realizzazione di una Soa (Service Oriented Architecture), in cui si integra la nuova piattaforma. L’obiettivo è di rendere operativo il nuovo sistema per le prime filiali entro 12 mesi dall’inizio del progetto.

L’accordo con Ibm comprende anche il servizio di facility management della piataforma e la gestione della periferia.

Il Banco Popolare di Verona e Novara, invece, ha scelto Infracom per la progettazione e la realizzazione di servizi di connettività legati al progetto di Business continuity del gruppo bancario. L’esigenza di Bpvn è di connettere il data center della sede centrale di Verona con quello di Milano, da dove è erogato il servizio di disaster recovery della Banca.

Giuseppe Primiceri, responsabile di Sgs, la società del gruppo che si occupa dei servizi It, ha fatto realizzare una connettività punto-punto per assicurare il costante allineamento dei dati fra il sito di Verona e quello di Milano. Fattore essenziale dell’architettura è la garanzia del doppio instradamento, che consiste nella possibilità di raggiungere il sito di disaster recovery da due percorsi diversi con tempi di latenza minimali.

In base all’accordo stipulato, Infracom ha la responsabilità del collegamento fra i due data center, di Verona e Milano, attraverso fibra ottica a 4 + 2 Gigabit Ethernet con completa ridondanza di tutti gli apparati utilizzati, con trasporto geografico su due percorsi fisici distinti e sempre attivi e su due PoP (Point of Presence) completamente diversificati (dual homing). Il percorso primario corre sulla Verona-Milano (lungo l’autostrada A4) per circa Km 160, il percorso secondario è sulla Verona-Padova-Bologna-Milano (lungo le autostrade A4, A13 e A1 per 450 Km).

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