Il mondo va alla rovescia ma la musica è la stessa.
Marc Benioff, ceo di Salesforce.com, si chiede e ci chiede, retoricamente,
a fronte della promessa di Microsoft di rilasciare presto il proprio software
per il Crm in versione online, se questa è la fine del mondo del software per
come lo conosciamo.
La risposta è si: viviamo in un mondo alla rovescia,
da un po’, e non solo per via del software, ma anche per tutto il resto.
C’è chi pensa che la sicurezza, in senso ampio, e quindi come concetto
comprendente anche quella di tutti i giorni, sia un complesso dominato dal tema
della valutazione interna dei rischi, quindi a qualcosa di eminentemente intimo.
Poi se pensa alla pubblicistica, che è fatta di verbali de-secretati, di
intercettazioni pubbliche, di collaborazionismi che coinvolgono funzioni
pubbliche e private, ci ripensa.
Lo stesso ministro dell’Interno si
lamenta per la scomparsa dal vocabolario della parola “segreto”.
Chi
scompare, però, vive.
Prendi i Pink Floyd.
Si torna di corsa a
celebrare Syd Barret dopo che è stato abbandonato sulla sua strada.
Ora che
i Floyd non esistono più, brillano però di quella luce riflessa dal brillio del
diamante pazzo.
E vivono più che mai.
Che la sicurezza torni a
essere un valore olistico anche dopo essersi pubblicamente bagnata alla fonte
Betulla?





