Stress da presentazione: chi l’ha detto che il lavoro è cambiato?
Oggi escono i dati di una ricerca finanziata da BusinessObjects per
motivare l’esistenza di un proprio prodotto che semplifica alcune azioni del
vivere d’azienda.
Al di là di questo aspetto, ciò che salta all’occhio è il bersaglio dell’attività indagatoria: stabilire che le presentazioni (sintetizziamo il concetto pure con PowerPoint, nessuno si offenderà) sono una noia mortale. Per chi le vede e per chi le fa.
Tanto che la ricerca, fatta su quasi 400 coatti della presentazione, dice che buona parte di loro soffre di stress. Proprio stress da presentazione.
Lo sforzo è giudicato noioso, aprendo la strada all’inutile, da un terzo di loro. Uno su 4, invece, se la fa sotto, dato che l’elaborato sa di dover presentarlo ai superiori. C’è addirittura gente che fa la notte.
Da tutto ciò si desume che hai voglia a dire che il computer ha modificato il lavoro. Magari avrà cambiato il modo di lavorare, ma il lavoro proprio no, che è sempre la solita storia della gerarchia.
Oggi preparare una relazione è come farsi una peperonata e dormirci sopra.
Proprio Come 30 anni fa.
Forse allora c’era più spazio per
l’invenzione dell’ultimo minuto. Quella parolina che nei film americani fa
uscire dalle sale riunioni tutti sorridenti e con la musichetta trionfante.
