Questione d’identità

Il comune di Casale Monferrato (Al) ha distribuito 20mila documenti d’identità con smart card.

Il comune di Casale Monferrato (Al), con le sue 20.000 carte d’identità elettroniche distribuite su un totale di 36.000 abitanti, è stato tra i primi a sperimentare le smart card nei processi di e-government, già a partire dal 2003.
«All’inizio, l’emissione è andata piuttosto a rilento – racconta Roberto Quirino, assessore ai servizi demografici e sistemi informatici del comune -. Il grosso lavoro è stato fatto nel corso del 2005, con l’avvio di una campagna promozionale per invogliare i cittadini a sostituire, a costo zero, il vecchio documento d’identità cartaceo con la nuova carta elettronica. Questo è servito a creare la massa critica di utenti sulla quale è stato possibile innestare successivamente servizi avanzati».

Nei mesi scorsi il comune ha lavorato a contatto con Saga, Cnipa e il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie (Mit) nell’ambito del progetto www.PolisComuneAmico.net, che vede coinvolte circa 205 amministrazioni locali (4 milioni di cittadini) nello sviluppo di soluzioni di e-government. «Sono già 83 i servizi che abbiamo attivato e che, tra l’altro, sono già stati messi a catalogo dal Cnipa e potranno, quindi, essere riutilizzati da altre amministrazioni – prosegue l’assessore -. Abbiamo praticamente trasferito online l’anagrafe, per la richiesta e la stampa di certificati. Sul Web sono stati attivati anche servizi che si rivolgono ai cittadini e alle imprese, come il calcolo e il pagamento online dell’Ici, l’inoltro di pratiche urbanistiche e commerciali e molto altro».

Dei 240 dipendenti comunali, il progetto ha coinvolto attivamente almeno 15 persone. «In futuro, quando verranno siglati contratti con le banche, sarà anche possibile pagare online le prestazioni amministrative – prosegue Quirino -. I nostri cittadini potranno, quindi, arrivare a prenotare i campi da tennis e l’ingresso alle piscine comunali».
Parecchio lavoro, in realtà, va ancora fatto sul fronte del back office, puntualizza l’assessore: «Un’adeguata formazione del personale ci permetterà di ampliare il potenziale di utilizzo di questi servizi. La riorganizzazione del back office deve, infatti, andare di pari passo con la migrazione alla modalità informatica di tutto il front office. Fino a otto mesi fa, l’utilizzo delle procedure online da parte dei cittadini era ridotto, anche a causa dell’inadeguatezza della nostra organizzazione interna». E l’amministrazione di Casale ha fatto scuola in materia: sta, infatti, realizzando il portale dell’anagrafe, operando come centro servizi, per tutti i 42 comuni del Monferrato.

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