Anche se il numero di applicazioni sviluppate è ancora limitato, il digitale terrestre è già terreno di lavoro per molte realtà dellIct e promette interessanti opportunità di business nel prossimo futuro. Oltre …
Anche se il numero di applicazioni sviluppate è ancora limitato, il digitale terrestre è già terreno di lavoro per molte realtà dellIct e promette interessanti opportunità di business nel prossimo futuro. Oltre 10 milioni di euro, infatti, sono stati stanziati da CNIPA e Fondazione Bordoni: lultimo bando porta la data del 15 marzo.
Le ricadute riguardano almeno tre aree di mercato, cui si aggiunge la commercializzazione dei decoder. La prima coinvolge la comunità degli sviluppatori, che lavorano per la messa a punto di applicazioni interattive per i telespettatori, nellambito del T-government (dove la T sta per tv), della telesanità, del T-learning, del T-banking e via dicendo. La seconda area è quella dei centri servizi, ovvero i data center dove viene ricevuto il segnale di ritorno via rete telefonica e da cui vengono inviati i contenuti personalizzati alla tv dellutente. Per allestire un centro servizi sono, infatti, necessari investimenti in hardware e software dedicato. Qui sono coinvolti i service provider, da quelli grandi come Telecom Italia a quelli medio piccoli, che, avendo già in casa una data center, possono ampliarlo e servire, così diversi broadcaster. È chiaro che le emittenti maggiori, come Rai, Mediaset e La7, hanno la possibilità di creare centri servizi interni, mentre quelli minori possono appoggiarsi a service provider esterni.
Terza area che offre opportunità di sviluppo del business è quella dellarchiviazione dei contenuti multimediali digitali, chiamata Digital asset management.





