Oltre duemila visite nei negozi per spiegare a chi bara che rispettare le regole fa anche guadagnare. Al via la econda fase dell’operazione
In splendida solitudine Microsoft continua la sua lotta contro la pirateria.
Bsa, a parte gli altri vendor non si impegnano più di tanto una guerra che
rimane molto difficile da vincere anche se, sembra che per quanto riguarda il
canale qualche passo in avanti è stato fatto. A Segrate, nel quartier
generale italiano, è affiorata infatti qualche espressione di soddisfazione per
i dati relativi all’ultima indagine nei confronti dei rivenditori. 2079
negozi sono stati visitati dagli emissari della
società di Bill Gates per verificare il livello di pirateria.
Un’azione non punitiva ma che tendeva a scoprire le offerte
di software illegale per mettere al corrente i colpevoli da una parte dei
pericoli legati alla sua attività e dall’altra delle opportunità di business per
chi vende software originale Il risultato è stata una percentuale di
pirati del 23,5%, un dato che a sorpreso piacevolmente Microsoft e è la
media del 47% della Sicilia contro il 4% del Friuli per fare solo un paio di
esempi. La campagna, molto apprezzata dalla parte buona del canale, è una delle
azioni di Microsoft he puntano a fare diminuire del 10% il tasso di pirateria in
Italia entro il 2009.
Attualmente il dato è del 50% e, caso unico fra i Paesi sviluppati, negli
ultimi anni ha mostrato un trend di crescita. La seconda fase della campagna
partirà in aprile e prevede nuovi visite ai rivenditori e una
mano più ferma contro chi propone offerte di software senza licenza. Il canale
non è però l’unico responsabile di quel 50% di pirateria, ci sono anche le Pmi.
Per questo Microsoft ha messo in cantiere una serie di iniziative fra le quali
c’è il il rapporto Netconsulting “I vantaggi del software
originale” che sarà diffuso presso le piccole e medie imprese.





