La sana continuità

Il Cio di Ismett ha scelto la disaster recovery geografica.

Ismett (Istituto Mediterraneo Trapianti e Terapie) di Palermo è un centro specializzato nel trattamento dei pazienti che presentano insufficienze terminali d’organo.

Proprio per la criticità delle attività che svolge, la continuità operativa è una necessità stringente.

Nella primavera del 2004 l’istituto ha inaugurato una nuova struttura ospedaliera all’avanguardia quasi completamente priva di documenti cartacei.

«Il sistema per l’archiviazione elettronica delle cartelle cliniche, inaugurato nel 1999, consente di esaminare dati costantemente aggiornati sui pazienti da qualsiasi interfaccia, sia esso un dispositivo clinico o un’attrezzatura di laboratorio – puntualizza Gonzalo Romero, Cio di Ismett -. E con la connessione wireless, garantita in tutto il centro, si possono anche verificare in tempo reale i sintomi dei pazienti di cardiologia in qualsiasi punto dell’ospedale».

La disponibilità del sistema è determinante per consentire all’ospedale di verificare le decisioni mediche prese durante gli interventi. «La nostra soluzione di business continuity si è rivelata essenziale per rispettare gli obiettivi prefissati di livelli di servizio pari al 99,8% – chiarisce il manager -. Anche il più breve downtime, infatti, può avere ripercussioni tragiche».

La struttura ha deciso di articolare la continuità operativa su tre diversi siti (uno di produzione e due siti replicati, con copie sincrone), utilizzando macchine Hp StorageWorks Eva 3000 connesse mediante switch Mds.

Il sito A offre servizi di storage e connettività San per tutti i server di produzione, con una capacità netta di 1,5 Tb. Nel sito B viene conservata una copia sincronizzata dei volumi di produzione. Questa copia risiede su un’unità di storage remoto e utilizza una connessione in fibra esistente.

Il sito C, invece, genera copie istantanee dei volumi di produzione del sito A, il tutto mentre una libreria a nastri effettua il backup dei dati archiviati nel sito C.

Ogni sei mesi, tutti i nastri di backup vengono inviati offsite.

La società ha anche steso dei piani che descrivono i compiti e le attività del personale nell’eventualità di un evento catastrofico, che viene rivisto con cadenza trimestrale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome