L’azione del Cio di Sorelle Ramonda: consolidare il legacy per l’alta disponibilità dei dati.
La società Sorelle Ramonda opera nel campo della moda gestendo 36 negozi in tutto il Nord Italia e in Austria.
Possiede un piccolo data center presso la sede di Montecchio Maggiore (Vi), che ospita una decina di server e, tra questi, un sistema Ibm AS/400 di vecchia data. Ma lo spazio disco sulla macchina è stato utilizzato, fino a pochi mesi fa, al 90%.
«Il sistema – precisa Lino Oliviero, responsabile Ced di Sorelle Ramonda – non offriva i livelli di prestazioni e la scalabilità di cui l’azienda aveva bisogno per supportare le applicazioni critiche esistenti, nonché una soluzione di gestione dei Pos, di recente acquisizione, che sfrutta collegamenti Adsl con i punti vendita per garantire servizi di monetica».
La società vicentina si è, così, posta l’obiettivo di consolidare i sistemi di vecchia data su una nuova infrastruttura It, in grado di aumentare la capacità del disco, fornire la scalabilità necessaria per supportare la piattaforma Pos e costruire un data center ad alta disponibilità per il disaster recovery. Gli altri obiettivi dell’intervento erano di consolidare tutti i dati immagazzinati sui differenti database in un unico ambiente di data warehousing, che poggia sulla soluzione di Business Objects, sfrutta il database Red Brick e DataStage per le attività di Etl.
La società ha avviato, quindi, nell’estate scorsa un progetto per il consolidamento dei propri sistemi AS/400 su un unico server Ibm eServer iSeries i5 520.
La macchina esegue le Applicazioni Contabili Gestionali (Acg), sempre di Ibm, e un Erp sviluppato interamente dal Ced. Sorelle Ramonda ha adottato anche tre server Ibm eServer xSeries 336 con sistema operativo Linux. I server iSeries e xSeries sono collegati a un server di storage TotalStorage Ds6800, che ha una capacità grezza totale di circa 1.200 gigabyte (800 Gb netti).
L’ambiente San include anche un dispositivo per il backup su nastro Ibm TotalStorage 3582 Ultrium Tape Library L23, che accoglie i dati del server iSeries oltre a quelli dei database, del sistema Erp e dell’applicazione Lotus Notes. Si tratta di una libreria automatizzata, montata su rack, con un drive SCSI che si collega al server iSeries.
Un unico amministratore It gestisce entrambi i sistemi. «Si tratta di una struttura server piuttosto complessa ed elaborata – sottolinea Oliviero -. Il progetto, infatti, ha visto impegnate quattro persone interne oltre a diversi tecnici di Ibm, a rotazione, per circa quattro mesi». In futuro, secondo il manager, l’idea è di consolidare la decina di server su una o due macchine, sfruttando la tecnologia di virtualizzazione dello storage di VmWare, già installata su due postazioni pc in azienda.





