Internet e minori: aumentano i rischi

Secondo un’indagine dell’Icaa è leggermente cresciuta la possibilità di fare brutti incontri in rete

Il minore più a rischio su Internet è un bambina di 12-13
anni
con un atteggiamento curioso e che spesso si connette a Internet
fra le 19 e le 21. Rispetto all’anno scorso poi le probabilità che incontri
qualche pedofilo su Internet sono aumentate passando dal 13 al 14,1%.



Il ritratto del soggetto a rischio
emerge

dal secondo rapporto su Internet e i minori realizzato dall’International crime analiys association, Icaa, che ha simulato in rete i comportamenti dei minori per verificare gli atteggiamenti più a rischio. I minori curiosi e quelli che offrono la massima disponibilità sono quelli più bersagliati dai pedofili che hanno un occhio particolare, ha spiegato il presidente dell’Icaa Marco Strano, per “le bambine disinibite e curiose ma allo stesso tempo sufficientemente rispettose del ruolo guida dell’adulto pedofilo”. Altra categoria maggiormente a
rischio
è quella dei “bambini ben educati, dotati di buona intelligenza, abbastanza indipendenti e nel contempo curiosi e affascinati dalla trasgressione”.




La ricerca ha evidenziato anche come le tecniche di adescamento molto spesso siano semplici e dirette senza quell’approccio “grooming”, morbido e mellifluo che si sostiene abbia il pedofilo in rete.
Realizzata con la
collaborazione di Symantec
l’indagine spiega che il pedofilo spesso
cerca di capire se il bambino è solo in casa usando vari stratagemmi, gratifica
il minore facendolo sentire grande e instillando in lui il gusto del segreto
cercando però di passare in fretta ai temi sessuali. L’abbordaggio è veloce e se
fallisce ci si sposta rapidamente su un’altra preda.

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