Pronte le nuove versioni di Sql Server e Visual Studio, mentre il rinnovato BizTalk arriverà in febbraio. Si posizionano alla base dell’ecosistema chiamato application platform
Alla fine Microsoft ce l’ha fatta e, come promesso, ha annunciato, insieme, le nuove versioni del server transazionale BizTalk, del database Sql Server e dell’ambiente di sviluppo Visual Studio. Durante il lungo periodo di gestazione, gli utenti hanno potuto esprimere le proprie valutazioni tramite la Ctp (Community technology preview). Questa versione preliminare ha significato per Microsoft una differente metodologia di sviluppo dei prodotti, non più testati sul pubblico a lavoro praticamente ultimato, ma realizzati sulla base delle indicazioni del mondo “reale”. «L’annuncio simultaneo non è un caso ma una necessità – ha commentato Walter Poloni, Developers & Platform evangelist director di Microsoft, in occasione della presentazione ufficiale in Italia delle novità – perché i tre prodotti sono correlati». Con le nuove versioni, infatti, si crea una porzione fondamentale dell’ecosistema “application platform” che Microsoft ha disegnato per allineare la propria offerta con le aspettative del mondo enterprise. Esso si basa su Windows Server System (Windows Server 2003, BizTalk e Sql Server, cui si aggiunge SharePoint Portal Server), sulla piattaforma di gestione System Center (che è in divenire) e su Visual Studio in qualità di “collante” nativamente integrato con le componenti server.
Delle tre novità, BizTalk Server 2006 arriverà concretamente il prossimo febbraio. Microsoft lo posiziona come vero e proprio prodotto di integrazione, anche per ambienti “legacy” come gli AS/400 e i mainframe, in virtù del fatto che include in sé tutti gli adapter, invece che fornirli separatamente e a pagamento. Già in commercio, invece, sono Sql Server 2005 e Visual Studio 2005. Per il primo, disponibile nelle versioni Express (gratuita), Workgroup (per piccole imprese, 4.725 euro per processore), Standard (per medie imprese, 6.960 euro per processore) ed Enterprise (per applicazioni mission critical, 29.000 euro), il produttore punta il dito sulle caratteristiche “pronte per l’uso”, grazie all’integrazione di strumenti di analisi e reporting e di funzioni base per lo sviluppo di applicazioni. Ma, soprattutto, Microsoft ci tiene a sottolineare (in linea con i suoi obiettivi strategici) l’affidabilità e la scalabilità della piattaforma. Per esempio, fa notare la società, per Sql nel 2005 non è stato ancora rilasciato un bollettino di sicurezza. Insomma, secondo Davide Salmistraro, Server & Tools Director della società in Italia «è giunta l’ora di smitizzare il fatto che Sql Server non sia affidabile, perché in realtà lo era già con la versione 2000».
Quanto a Visual Studio 2006, ha il compito di ampliare il target dello sviluppo Microsoft verso l’alto, indirizzando la gestione del ciclo di vita del software. Microsoft ha poi lavorato sulla riduzione del codice da scrivere, grazie anche alla disponibilità di una modalità di programmazione omogenea per client, server, Web, mobile, e sugli strumenti di testing per la sicurezza. La suite dispone di versioni per i differenti ruoli dello sviluppo (dall’architetto al developer, dal tester al project manager), come si confà alle suite di sviluppo con la “S” maiuscola. Per favorirne l’adozione, è stata preparata anche in questo caso una versione Express scaricabile gratuitamente.
A supporto della mission dei nuovi prodotti, la società di Redmond porta ad esempio tre utenti italiani, tra quanti hanno partecipato al loro test. E sono nomi “di peso”. C’è Cedacri, polo di servizi informativi per le banche, che ha sfruttato Sql Server 2005 per realizzare un sistema di monitoraggio della clientela; poi c’è Italcementi, che ha sfruttato l’accoppiata Sql Server 2005-Excel per affinare l’analisi e il reporting dei dati tecnici e di business. Infine, c’è Inps, che con Accenture sta conducendo un progetto di migrazione di tutto il patrimonio applicativo da AS/400 a .Net.





