Bill Gates uomo di pace?
Bill Gates meriterebbe il Nobel per la pace. Ne ha firmate più lui che un
ambasciatore dell’Onu.
Prima quella con Jobs (Apple), poi quella con McNealy (Sun), ora quella con Glaser (Real Networks) che, oltretutto è un figliol prodigo. Segno che l’uomo di Redmond sa perdonare.
Il bello dell’ultima transazione amichevole (siglata in
settimana e valevole 761 milioni di dollari), che, parole di Gates, “apre
nuovi scenari nella musica digitale di cui beneficeranno tutti gli utenti
”, si chiama Commissione Europea.
Prima, infatti, Gates si è andreottianamente consegnato alla legge. Ma non disponendo di uno stuolo di “avvocati Buongiorno” si è fatto comminare una multa di quasi mezzo miliardo di euro e intimare il rilascio di un Windows senza Media Player.
Poi ha lavato via la sentenza con un armistizio coi fiocchi. In lavatrice e senza strap. Non c’è che dire: in queste cose è il più grande di tutti.
Lo testimonia il fatto che ieri sera il tg svizzero, mentre quelli nazionali trattavano il tema “Lecciso che se ne va di casa”, gli ha dedicato un servizio di due minuti (che in un’economia di venti sono tanti).
Lo stesso Tg ha fatto vedere che i cinesi sono andati nello spazio per la seconda volta (mentre da noi si faceva l’anamnesi del Lapo).
Real-ismo.





