Incroci di business per fare brand awareness

Settembre 2005, L’affermazione di Fabio Bolognini, responsabile direzione marketing imprese di Banca Intesa, fa riflettere. Durante la presentazione dell’accordo con Sap (vedi pag. 93) il manager si trovava a ragionare sul fatto che i propri clienti bu …

Settembre 2005, L’affermazione di Fabio Bolognini,
responsabile direzione marketing imprese di Banca Intesa, fa riflettere. Durante
la presentazione dell’accordo con Sap (vedi pag. 93) il manager si trovava a
ragionare sul fatto che i propri clienti business hanno in media dai tre ai
cinque fornitori bancari. «E forse anche più – aggiungeva,
dicendo anche che – il nostro è un lavoro che viene condotto in regime
di enorme concorrenza»
. Il suo problema – sfido chiunque a considerarlo
solo un problema bancario – è avere un’offerta molto assimilabile a quella
di altri istituti di credito e – va da sé – poco differenziabile. Da
ciò si deduce che il mal di testa è malattia comune a tutti gli
uffici marketing che devono con forza spremere le meningi per tirare fuori delle
idee. Qui, l’idea c’è: è una banca che utilizza la propria forza
vendita per recuperare "informazioni", ma anche per promuovere sul
campo un verbo. La banca fa brand awareness. Mica male. Incrociamo di più
i settori, anche distanti tra di loro. Male di sicuro non farà. Sempre
che dietro ci sia un’idea forte.

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