Rapporto stretto con i rivenditori

È quello che predilige Route4 per la proposizione del suo OpenShare software di content management, veicolato attraverso tre system integrator e una dozzina di Var

Settembre 2005, La sede è a Burolo d’Ivrea e non è
una coincidenza. Il software OpenShare, infatti, muove i primi passi nel
centro di sviluppo Olivetti di Cupertino sotto la guida di Ivano
Gregori
, direttore dell’Olivetti Advanced technology center e
poi fondatore di Infosquare, software house italiana confluita nel 2003
nel gruppo Route4, con sede in Italia e filiali negli Usa e in Gran Bretagna.
Insomma, il carattere internazionale di questa software house è
più vivo che mai, viste le referenze fuori dal nostro Paese. OpenShare,
giunto alla versione 2.3, è il software di content management utilizzato
dai ministeri della Difesa di Olanda, Gran Bretagna e Arabia Saudita,
ma anche dal comune di Riad e dalla compagnia elettrica nazionale greca.
«In Italia contiamo circa 150 clienti – afferma Danilo
Gallinati
, direttore commerciale di Route4 Italia – e al
nostro fatturato i partner di canale collaborano per circa il 70 per cento.
Il network è composto da tre system integrator (Beta80, Getronics
e Wintec) in grado di eseguire personalizzazioni spinte sul prodotto e
di integrarlo nelle infrastrutture applicative aziendali. A questi si
affiancano una dozzina di rivenditori con capacità applicative
meno spinte, ma in grado comunque di personalizzare il software. Vorremmo
ampliare la rete di vendita prediligendo i contatti spontanei degli operatori,
d’altronde il 50% degli utenti del nostro portale lo sono, e i contatti
personali
».
Dopo una breve parentesi di modello two-tier (con Gruppo Esa e Icos),
la software house piemontese ha preferito rivolgersi direttamente ai rivenditori:
«Perché il nostro prodotto poco si sposa con le classiche
dinamiche distributive
– spiega Gallinati – e perché il
rapporto personale premia. Per la logistica non abbiamo problemi visto
che il software, i manuali e la confezione sono realizzati a Ivrea e inviati
direttamente ai rivenditori o, nel caso, ai clienti. Inoltre, forniamo
supporto telefonico in italiano
».

Prezzi modici
Lo sviluppo di OpenShare prevede l’allineamento alla piattaforma .Net
e all’utilizzo dell’Xml nella versione 2.3.1 pronta per ottobre. «La
nuova release – prosegue il manager – contiene anche un Web service realizzato
dai nostri sviluppatori
(circa una ventina -ndr)». Inoltre,
le future versioni si muoveranno sempre di più verso la gestione
documentale: «Perché è in quest’ambito che si
stanno muovendo le richieste dei nostri clienti
– afferma Gallinati
. OpenShare è scelto essenzialmente perché è
funzionale, estremamente intuitivo nella configurazione e ha un prezzo
di ingresso accettabile: 4.500 euro per una licenza con cinque utenti
pubblicatori (150 euro per averne altri cinque) e qualche altro migliaio
di euro per l’installazione e la personalizzazione. Per questo abbiamo
molte referenze nella Pal, per la realizzazione dei portali pubblici,
mentre nel settore industriale ci scelgono per la gestione dei contenuti
delle intranet. Inoltre, va a nostro favore la disponibilità di
un modulo di workflow per la gestione del ciclo di vita della documentazione
e il monitoraggio degli eventi correlati
». La nuova release,
infine, prevede il recepimento delle indicazioni del ministro Stanca sull’accessibilità
dei documenti con la conversione in Rtf e Txt. Tra le altre caratteristiche,
interessante la gestione del contenuto nella sua interezza, come documento
Html o in formato nativo, e la possibilità di importare i criteri
d’accesso preesistenti in un gruppo di lavoro.

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