Elementi nuovi nella gestione degli ambienti zSeries

Il rilascio di Tivoli Omegamon Xe ha rappresentato il primo frutto concreto dell’acquisizione di Candle da parte di Ibm. L’integrazione tecnologica proseguirà, con una roadmap dettagliata che farà perno sul meglio delle rispettive offerte, a tutela e beneficio degli utenti.

Con l’acquisizione di Candle, annunciata poco più di un anno fa, Ibm si è portata in casa una tecnologia consolidata per la gestione dei propri server. La scorsa primavera l’acquisizione ha dato i suoi primi frutti con il rilascio di Tivoli Omegamon Xe, suite di tool basati, appunto, su tecnologia Candle per la gestione di vari aspetti inerenti le performance in infrastrutture costruite su zSeries; essi sono caratterizzati da un’architettrura integrata e un’interfaccia comune.


Rosalia Di Maggio, manager of Tivoli sales, Ibm Software Group South Region, ci ha spiegato cosa ha significato l’integrazione per l’offerta Tivoli, in termini di arricchimento sia di funzioni che di "expertise".


"Candle è stata a tutti gli effetti un’acquisizione strategica – ha spiegato Di Maggio – che ha arricchito l’intero portfolio di Ibm Software. I punti di forza di entrambe le società si sono perfettamente coniugati a vantaggio di una strategia di offerta più completa in termini di gestione delle infrastrutture end-to-end, capace, dunque, di abilitare scelte on demand. Candle è un brand noto nel settore tecnologico per la capacità di innovazione, per la professionalità dei suoi specialisti, per il solido rapporto che ha saputo instaurare con i suoi utenti negli anni. La famiglia dei prodotti Candle Omegamon è riconosciuta al top del mercato sia per le funzioni di gestione degli ambienti zSeries che per quelle di monitoraggio delle prestazioni applicative, con Middleware Performance Management. In più, offre un’interfaccia utente standard, chiamata Xe, molto apprezzata per le sue caratteristiche di produttività".

Sviluppi certi


Grazie all’integrazione della tecnologia Candle con quella Tivoli, Ibm può dunque proporre al mercato un’offerta più completa e caratterizzata, rispetto alla concorrenza, da alcuni fattori distintivi. Oltre alla ricchezza funzionale della soluzione, si tratta soprattutto di "integrazione" della strategia stessa di soluzione (attuale e pianificata, come ha sottolineato Di Maggio), cui si affianca la garanzia di investimenti costanti a favore delle attività di ricerca e sviluppo dei prodotti.


"Un altro punto di forza è la capacità di supporto tecnico e di servizio – ha aggiunto la manager -, intesa come la competenza acquisita e l’esperienza maturata nella realizzazione di progetti di gestione delle infrastrutture anche complessi, unica sul mercato italiano".


Il processo di integrazione tecnologica delle gamme di prodotto Ibm e Candle, per un certo verso complementari ma per alcuni aspetti in sovrapposizione (come alcuni osservatori sottolinearono ai tempi dell’acquisizione) è stato risolto con una pianificazione precisa, a tutela degli utenti delle due linee d’offerta. "Abbiamo lavorato fin da subito alla definizione di una roadmap di prodotto dettagliata, nell’ambito della quale sono stati posizionati i prodotti riconducibili alle due linee – ha concluso Di Maggio -. L’abbiamo pubblicata e resa disponibile ai nostri clienti e la aggiorniamo periodicamente man mano che questa si evolve. Nelle situazioni di sovrapposizione, la roadmap evidenzia l’indirizzo strategico di Ibm che, in alcuni casi, coincide con la convergenza dei due prodotti di partenza in un nuovo prodotto che sia il frutto di tutti i punti di forza di entrambe le tecnologie. L’interfaccia Omegamon Xe, invece, è uno degli esempi in cui la tecnologia Candle è stata privilegiata".

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