L’evoluzione di Wind River

Lo specialista di Device software optimization si apre a Linux.

I partecipanti alla Worldwide User Conference di Wind River, tenutasi a Orlando a fine maggio, sono tornati a casa con una gran quantità di informazioni e annunci, che perseguono la volontà di semplificare il lavoro di progettazione da parte degli sviluppatori, rendendolo indipendente dalla piattaforma e aprendolo anche agli ambienti Linux.


Viene, così, introdotta la Wind River Workbench 2.3, unica suite di sviluppo, gestione e controllo del processo, per la device software optimization in ambienti VxWorks, Linux e ThreadX.


L’impegno su Linux è consistente: Wind River offre il supporto per la distribuzione di Red Hat, per quella di kernel.org, per la MontVista oltre che per la distribuzione realizzata internamente. Il supporto si finalizzerà anche con la costituzione di Professional Service Practices, uno specifico portafoglio di servizi di consulenza per le piattaforme open.


Tra i mercati verticali da tenere sotto controllo, primo fra tutti l’automotive, in cui Wind River ha referenze importanti anche in Italia. Non per niente la filiale italiana è a Torino e tra i suoi clienti annovera il centro ricerche di Fiat, oltre a Magneti Marelli e Pirelli.


È stata rilasciata, così, la Wind River Platform for Automotive Devices, composta da VxWorks, sistema operativo leader del settore, dal Workbench e da un middleware per multimedia e connettività.


Inoltre, è stata annunciata la creazione di una Services Practice che potrà contare su 175 consulenti specializzati.


Il particolare interesse verso l’automotive è giustificato, oltre che dalla presenza storica, dalla convergenza in atto del settore con il networking e il telco.


Il trend richiede lo sviluppo di soluzioni più complesse e che coinvolgono diversi ambiti di specializzazione, mentre la richiesta dei clienti è sempre di alta qualità e affidabilità, possibilmente allo stesso prezzo.


Le partnership strette da Wind River, infine, coinvolgono fornitori software e hardware tra i quali spiccano i nomi di Arm, Freescale, Mips, Texas Instruments e Tilcon.

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