I servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate – parte 5

Possibili problemi ed errori da evitare Il primo errore da evitare assolutamente è quello di comunicare il codice PIN a terzi. A prescindere da altre considerazioni, è sufficiente ricordare che il PIN può essere utilizzato anche per chiedere che i prop …

Possibili problemi ed errori da evitare
Il primo errore da evitare assolutamente è quello di comunicare il codice
PIN a terzi.

A prescindere da altre considerazioni, è sufficiente ricordare che
il PIN può essere utilizzato anche per chiedere che i propri rimborsi
vengano inviati sul conto corrente di una banca e per addebitare direttamente
sul proprio conto corrente imposte e tasse comunicate con l’invio del
modello F24.

Potrebbero esserci problemi quando ci sono codici PIN in possesso di più
persone della stessa famiglia.

Può capitare che il marito apra una connessione in Internet con il
proprio codice fiscale e la propria password per accedere alle pagine protette
e lavorare con Fisconline.

Dopo che ha inviato un file o ha visualizzato informazioni sulla propria situazione,
supponiamo che la moglie voglia inviare la propria dichiarazione.

Se la sessione di lavoro in corso del marito non viene chiusa, la moglie si
potrebbe trovare nelle pagine di Fisconline senza che sia cambiato l’utente.

Ci si accorge di questa evenienza perché non viene chiesto nuovamente
di inserire nome utente (codice fiscale) e password oppure l’autenticazione
genera un messaggio di errore.

A questo punto, la moglie che invia il file con la propria dichiarazione crede
di aver eseguito l’invio in modo corretto e invece il risultato si troverà
tra le ricevute del marito. Naturalmente l’invio verrà scartato,
perché il file non contiene lo stesso codice fiscale di chi si era autenticato.

Per evitare di trovarsi in questa situazione, passando da un utente a un altro
è necessario chiudere completamente tutte le finestre aperte del browser.

Per maggiore tranquillità è consigliabile anche riavviare il
sistema operativo.

Alcuni problemi possono verificarsi a causa di errate installazioni dei programmi.
Nelle note di rilascio viene evidenziato che le applicazioni devono essere installate
con i permessi di amministratore.

Chi ha ancora Windows 98 o ME non avverte la differenza, ma in sistemi operativi
come Windows NT, 2000 e XP possono crearsi situazioni strane.

Entrando come normale utente, si può ugualmente lanciare un’installazione,
prima con il solito doppio clic sul file prelevato dal sito e poi continuando
con Avanti > Avanti > … > Fine.

Sembra che l’installazione sia andata a buon fine, ma, poi, in Start
> (Tutti i ) Programmi > Uniconline
il programma non c’è!

Altre volte si può ricevere direttamente un messaggio di errore che
parla dell’impossibilità di poter scrivere alcuni file, tipicamente
nelle cartelle di sistema.

Eseguendo l’installazione come amministratore, invece, queste anomalie
non si presentano.

A volte le difficoltà possono presentarsi anche per piccole imperfezioni
dei programmi, che vengono modificati non appena vengono segnalate.

Conviene sempre dare un’occhiata al numero di versione del programma
che si sta utilizzando e confrontarlo con quello in linea, perché alcuni
comportamenti strani possono essere stati risolti nella versione aggiornata
che è sul sito.

Con le macchine più datate che hanno poca memoria RAM, non si riesce
a lanciare in esecuzione alcuni programmi. Si può controllare la stringa
con cui viene lanciato il programma nelle proprietà della voce all’interno
del menu Programmi.

Per esempio, per File Internet si inizia con la sequenza Start >
(Tutti i) Programmi > UnicoOnLin
e. Quando nel sottomenu appare File
Internet, si deve fare clic con il tasto destro su quella voce e poi, nel menu
contestuale, si fa clic su Proprietà.

Nella omonima finestra di dialogo che appare, la pagina Collegamento
contiene la casella di testo Destinazione.

Se si prova a scorrere il contenuto (lo si può copiare e incollare per
leggerlo meglio), si vedrà una scritta come la seguente:
C:\Program Files\JavaSoft\JRE\1.1\bin\jrew.exe” -ms20M -mx80M
-cp .;V9TJUNI0.jar;V9TJUNI1.jar;V9TJUNI2.jar
(…continua)

I parametri “ms20M” e “mx80M” sono quelli che si riferiscono
alla RAM e un mancato avvio in esecuzione si potrebbe risolvere modificando
“mx80M” in “mx120M”, ma, spesso, l’unica soluzione
è utilizzare un computer con maggiore quantità di memoria.

Un altro errore da evitare è pensare di lanciare in esecuzione un certo
programma con l’icona, per esempio creandola sul Desktop, invece di eseguire
Start > (Tutti i) Programmi > Uniconline > “Nome Programma”
.

Anche se l’operazione dovesse andare a buon fine, nel caso di installazione
di aggiornamenti sorgeranno problemi e, facendo doppio clic sull’icona,
verranno fuori malfunzionamenti “strani”, del tipo “il programma
funziona, ma la stampa no”.

Nella pagina Web del programma ci sono anche le note di rilascio di ogni versione.

Leggendole (sono poche righe), si scopre quali anomalie sono state risolte
e che, magari il programma non è utilizzabile per il proprio lavoro!

Normalmente i programmi dell’Agenzia delle Entrate vengono utilizzati
da chi gestisce la propria dichiarazione o un altro modello, che poi trasmetterà
con il suo PIN tramite Fisconline.

Gli intermediari, però, possono utilizzare gli stessi programmi per
produrre file da trasmettere per conto di propri clienti? Molti, come Unico
e Questionari studi di settore, lo permettono.

Altri, come Unico Società di Persone e Comunicazione annuale dati IVA,
sono programmi dichiarati come non utilizzabili dagli intermediari per conto
di terzi, ma solo da coloro che inviano la dichiarazione in proprio. Nella pagina
del sito in cui viene prelevato il programma, questa indicazione è sempre
riportata nelle prime righe in alto.

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