Progress Software cerca partner per i propri partner

A Ict Trade il vendor è accompagnato da quattro suoi partner europei, per i quali si adopera per sviluppare il mercato in Italia

«Oltre il 70% del nostro business è generato attraverso i nostri partner, ed è ovvio che il nostro impegno sia in direzione di un ampliamento dei loro mercati, anche nel nostro Paese».
Con questo commento Gianandrea Gattinoni, amministratore delegato di Progress Software, sintetizza la strategia dell’azienda di essere presente a Ferrara a ICT Trade, con una visibilità adeguata a un Major Sponsor, e in compagnia di altre quattro società.
«E’ la seconda volta che veniamo alla Fiera di Ferrara per ICT Trade – spiega Gattinoni -, e quest’anno abbiamo deciso di avere una presenza maggiore impegnandoci come Major Sponsor. Del resto siamo molto motivati a incontrare gli operatori giusti, sia per noi, sia per i quattro partner europei che divideranno il nostro spazio, per i quali stiamo lavorando affinchè riescano ad avere buoni contatti per lo sviluppo del business anche nel nostro Paese».
Quattro partner, tutti orientati sul mercato delle piccole e medie imprese. ProAlpha ha il proprio focus sul settore della produzione e distribuzione, presentandosi con una suite per il manufactoring che integra workflow, produzione, Crm, e-business e gestione delle informazioni.
Stesso target anche per Qad, già presente in Italia, che sviluppa soluzioni di commercio collaborativo.
Fashion e calzature sono invece i settori di interesse di Fdm4 e di Osl Europe Bv, entrambi a Ferrara per incontrare terze parti interessate ai propri Erp.
«Per questi nostri partner siamo alla ricerca di operatori che abbiano competenze nello sviluppo – sottolinea Gattinoni -, che conoscano da vicino il target di utenza cui si riferiscono, e che possano intervenire con customizzazioni dei prodotti che si adattino alle esigenze della loro clientela. Perché è proprio mostrando che si può e si deve adeguarsi alle necessità delle aziende clienti che si può ottenere la fiducia del mercato. I clienti non devono scegliere un brand a priori, e poi adattarsi a ciò che gli può offrire. Il messaggio che vogliamo dare è che i clienti, e di conseguenza il canale, deve operare delle scelte proprio partendo dalle esigenze. E solo poi affidarsi a un brand che può risolverle».

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