Una sentenza della Corte di Cassazione sulla comunicazione dei dati personali via Internet
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5728/05, ha stabilito che non si configura reato qualora vengano comunicati via internet i dati personali (generalità, indirizzo, recapiti telefonici e di posta elettronica, numero di codice fiscale) di un terzo senza consenso, se i dati stessi sono reperibili da chiunque in pubblici registri, pubblici elenchi e siti internet.
Non è quindi applicabile la legge 675/1996 al trattamento svolto da una persona fisica e non da una societa’, con finalita’ esclusivamente personali, e non è necessario il consenso al trattamento nel caso di utilizzo di dati non rientranti tra quelli soggetti a notificazione, (tra i quali rientrano quelli genetici e quelli idonei a rivelare la vita sessuale o la sfera psichica), quindi soggetti alla deroga relativa ai “dati provenienti da registri pubblici, albi o altri documenti di natura pubblica”.