Con la nuova proposta presentata a San Francisco, Steve Jobs riconferma i punti di forza della Mela.
L’innovazione e la capacità di stupire pubblico ed esperti sono da sempre
nel patrimonio genetico di Apple (o solo di Steve Jobs?). Condannata a
inventarsi sempre qualcosa di nuovo per garantirsi un posto al sole che in
questi anni si è fatto più consistente, la società della Mela mozzicata non
smentisce se stessa con il nuovo Mac Mini, un Mac a meno di 500 dollari che ha
nell’essenzialità la sua caratteristica principale.
Non sappiamo se questo
sarà considerato l’ennesimo successo di Steve Jobs ma è certo che anche questa
volta la mela ha cercato di cogliere i bisogni degli utenti sfornando un
prodotto con un prezzo accessibile che punta dritto sui possessori di pc che per
una serie di ragioni, tutte molto valide, non rinuncerebbero mai al loro desktop
o portatile con Windows ma hanno sempre apprezzato la facilità d’uso dei
prodotti Apple e anche il loro design.
Inutile fare paragoni con pc dello
stesso livello.
La forza della proposta di Apple sta nel fatto di offrire la
possibilità di vedere cosa c’è oltre Windows a chi prima non poteva
permetterselo ma ora, in cerca di un secondo pc, è tentato dalla Mela che
finalmente si propone a un prezzo normale.
Anche se, va detto, il cambio 1 a
1 dollaro-euro, applicato di fatto da Apple in Europa, non è giustificabile con
le sole tasse.
Il prezzo, i bisogni degli utenti, il design, la novità una
serie di elementi che potrebbero fare di Mac Mini un successo.
Provate a
fare un paragone con Windows Media Center.





