In albergo i clienti vogliono Internet

In un convegno a Cortina discussa l’importanza della tecnologia per i clienti degli hotel

La tecnologia in albergo per offrire più servizi ai clienti L’Italia resta
un Paese a vocazione turistica e i turisti nonostante i tempi di crisi
continuano a esserci, ma sono sempre più esigenti e, soprattutto, “nomadi”. Amano spostarsi, ma per brevi periodi e
preferibilmente con la possibilità di godere anche in albergo di certe abitudini
ormai consolidate a casa e in ufficio, come leggere la posta elettronica. Di
questo si è parlato nel convegno “Hi-Tech Hotel” tenutosi a Cortina d’Ampezzo il 16 dicembre scorso, organizzato dalla rivista Wireless con il patrocinio del comune di Cortina, meta turistica per antonomasia.

Tv digitale terrestre con la possibilità di aprire canali tematici e informativi, domotica per automatizzare i servizi in camera, Voice over Ip o reti Wi-Fi per offrire il collegamento a Internet, sono i plus sui quali devono puntare le strutture ricettive.

Se una volta era il telefono in camera il servizio in più nelle camere degli alberghi, che da questo traevano anche una fonte di reddito, oggi le cose sono molto cambiate e il telefono potrebbe anche non esserci in quanto la stragrande maggioranza dei clienti utilizza il telefono cellulare, ma ha una necessità diversa: quella di connettersi a Internet.

Gli utenti con questa caratteristica sono riconducibili a tre grandi categorie, quelli che hanno bisogno di Internet e posta elettronica per lavoro, quelli che ne hanno bisogno per divertimento e una categoria “emergente”, ossia quella di chi prima che ci fosse Internet negli hotel non poteva andarci perché non poteva assentarsi dal posto di lavoro e che invece ora può.

Gli albergatori devono però cambiare prospettiva,
non equiparando Internet al telefono e pensando quindi di ricavare anche da
questo una fonte di reddito. L’obiettivo dell’albergatore non è quello
di vendere traffico Internet,

bensì camere e la connessione a Internet deve essere vista come un plus da offrire ai clienti, che su questo possono basare la loro scelta. “Sono stato in un albergo a Roma con altri colleghi, abbiamo scelto l’albergo perché sapevamo che offriva la connessione a banda larga – spiega Raffaele Garofalo, general manager di Overnet Solutions –. Avremo fatto forse dieci euro di traffico Internet, ma abbiamo prenotato cinque camere per tre giorni ed è questo il business degli albergatori”.
Sembra banale, ma la connessione a Internet sempre più spesso diventa il fattore discriminante nella scelta dell’albergo, e le strutture ricettive, se non vogliono restare al palo, devono adeguarsi.

Dotare un albergo in fase di
costruzione o di ristrutturazione di una rete dati è relativamente semplice ed
economico, mentre prima di attrezzare un hotel già esistente è meglio fare un
accurato studio di fattibilità per verificare quale soluzione sia meglio
adottare. Una soluzione Voice over Ip ha il vantaggio di integrarsi
nell’infrastruttura dell’hotel e di offrire un sistema di cablaggio unico per
telefoni e pc, ma è costosa. E se un albergo a Milano, per esempio, ha solo
l’imbarazzo della scelta tra il cablaggio di diversi operatori, il discorso
cambia per le strutture in località periferiche non servite dalla banda larga.
Per queste la soluzione può essere data dalle reti Wi-Fi

, che non usano cavi e sono più economiche in quanto non richiedono costi di scavo e di manutenzione dei cavi.

Nelle strutture alberghiere
permette di fornire servizi hot spot per sale congressi oppure di fornire ai
clienti quelle che si chiamano
“passeggiate col Pda”,
ossia si fornisce loro un dispositivo portatile che offre informazioni sul percorso turistico, sulle iniziative della zona o dell’hotel e così via. “In Italia ci sono circa cinquemila comuni con meno di cinquemila abitanti lontani dalle dorsali di collegamento e che quindi non vengono coperti dai carrier – spiega Carlo Motzo, amministratore delegato di Streamingway –. In questi casi si rivelano utili le reti senza fili, per ora sottoposte per legge a una potenza massima di 11 Mbit al secondo, ma sono pronte per diventare ancora più potenti”.

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