Il fallimento del voto elettronico

Le elezioni presidenziali americane dovevano essere un banco di prova per l’interazione fra cittadini e tecnologia. Troppe le inefficienze emerse.

Da una nazione che, nel bene e nel male, orienta l’andamento dell’economia
mondiale, sarebbe lecito attendersi efficienza, soprattutto nei settori dove la
leadership è un dato di fatto.
Eppure, in occasione delle recenti elezioni
presidenziali americane, a fare tilt, oltre al candidato democratico, è stato il
voto elettronico, che ha riguardato circa un terzo dell’elettorato complessivo,
ovvero circa 45 milioni di persone.
Sistemi a schermo tattile malfunzionanti
e personale di supporto poco formato hanno generato problemi che, per fortuna,
non sono arrivati a inficiare il risultato complessivo.
Rimane però un
segnale allarmante, che si somma alle gabole finanziarie grandi e piccole, che
hanno coinvolto anche importanti aziende del settore It.

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