La ricetta pugliese per gestire il sistema sanitario con l’It

Dieci cruscotti e l’utilizzo di Kpi per avere un quadro immediato dell’andamento di ricette, costi di personale, attrezzature e per tenere sotto controllo l’evoluzione di alcune malattie. I dati sono navigabili anche dai meno esperti, grazie a CleverPath Forest & Trees di Ca

Nella pratica medica risulta fondamentale la gestione efficace di
tutti i dati disponibili. Il settore, tuttavia, continua a soffrire
per la mancanza di informazioni sanitarie standardizzate e
prontamente accessibili, a causa di una gestione dati che ancora è in
buona parte cartacea e manuale. Proprio per ovviare a queste carenze,
la Regione Puglia ha avviato, nel 1998, un progetto che prevede la
dotazione di un Sistema Informativo Sanitario Regionale (Sisr).
Nell’ambito del Sisr è stato previsto, da un lato, di organizzare (in
un data warehouse) la mole di dati che vengono generati
quotidianamente dal lavoro delle strutture sanitarie e, dall’altro
lato, di poter sfruttare queste informazioni ai fini del governo
della spesa e del controllo direzionale, con l’utilizzo di cruscotti
e metodologie di Bi e Bpm (Business process management). Sotto il
profilo applicativo, il Sisr si compone di due strati software
fondamentali, uno gestionale, Sig (Sistema Informativo Gestionale),
costituito da moduli applicativi utilizzati dagli operatori sanitari
(sono in tutto 15, ciascuno dedicato a operazioni specifiche, quali
la gestione della medicina di base o la farmaceutica). Il secondo, il
livello direzionale, è costituito dal Sid (Sistema Informativo
Direzionale), utilizzabile dai manager delle Asl e delle strutture
regionali (gli Assessorati alla Sanità), per fornire supporto ai vari
processi decisionali (pianificazione, controllo direzionale e
controllo operativo). Il Sid è strutturato in 10 cruscotti
direzionali, uno per ciascuna area applicativa, come l’assistenza (di
base, farmaceutica, ospedaliera, socio-sanitaria, specialistica), il
finanziamento, l’osservatorio (epidemiologico o relativo a prezzi e
tecnologie), il personale e la programmazione. Per ogni cruscotto
sono definiti indicatori e scenari decisionali consultabili mediante
accesso, guidato o libero, secondo logiche riconducibili
rispettivamente agli Eis (Executive information system) o ai Dss
(Decision support system). Il processo organizzativo porta a
calcolare in tempo reale e visualizzare i classici indicatori
ospedalieri (degenza media o tasso occupazione dei posti letto) o
fenomeni quali, ad esempio, il trend di evoluzione della spesa
farmaceutica o la distribuzione degli assistiti rispetto ai medici di
famiglia di un distretto.


Il magazzino dati

Il progetto del Sisr è stato aggiudicato a metà del 1998 sulla base
dei termini di una gara bandita nel 1997. La progettazione è
terminata a fine ’99 e, a partire da quell’anno, si è proceduto con
una serie di rilasci “a cascata” di diversi moduli, iniziando con il
sistema Erp e il Sig. Il progetto di Business intelligence (Sid) è
stato sviluppato tra il 2000 e il 2002; il rilascio è avvenuto nei
primi mesi del 2003 e l’entrata in produzione nell’aprile dello
stesso anno. «L’obiettivo fondamentale che si prefiggeva – tiene a
precisare Michele Conversano che ne è il responsabile interno – era di riuscire a governare al meglio e, laddove possibile, anticipare le
esigenze dei cittadini, per una più razionale ed efficace offerta di
servizi sanitari
». Il cuore del Sis è il data warehouse, sul quale
sono presenti i dati utili per le analisi, quindi già depurati delle
informazioni neutre ai fini dei processi decisionali (come gli
indirizzi), quali quelli relativi a ricoveri, ricette farmaceutiche,
prestazioni specialistiche, popolazione residente e addetti. Il
magazzino dati è stato costruito da Svimservice, il system integrator
che ha curato il progetto, seguendo la metodologia degli “schemi a
stella”, supportata dal database relazionale Oracle. «I dati inseriti
sono richiamabili e consultabili in sola lettura
– sottolinea Enrico
Annese
, direttore Sviluppo Business Divisione Sanità di Svimservice
-. Sono stati introdotti campi precalcolati e tabelle aggregate per
semplificare l’accesso alle informazioni richiamate più di frequente.
L’architettura è di tipo client/server, con un ambiente operativo sul
lato client essenzialmente Windows e, sul lato server, misto Unix e
Windows
». I dati disponibili sono relativi, ad esempio, alle ricette
e alle prestazioni farmaceutiche (circa 30 milioni l’anno) o
specialistiche (16 milioni), ai ricoveri (1 milione), al personale
(oltre 35mila dipendenti), ai dati sulle apparecchiature
elettro-medicali e alle attività dei medici di base o delle strutture
di assistenza socio-sanitaria (quali comunità terapeutiche, Sert o
consultori). Tutti i dati sono stati strutturati lungo tre
dimensioni, relative all’organizzazione di riferimento (sia essa
l’Azienda Sanitaria, il presidio ospedaliero o il singolo reparto),
al periodo temporale (anno, semestre, mese) e al territorio (sia esso
l’Asl, la Regione, il distretto o il comune). Dall’incrocio di tutti
questi dati vengono stilate delle fact table che raggruppano le
informazioni relative a uno specifico oggetto di analisi. Due le
modalità di accesso possibili. Quella libera avviene attraverso un
motore Rolap e sfrutta il Dss Agent di MicroStrategy, che offre dei
percorsi decisionali precostituiti ma generati dinamicamente. Per
sviluppare i cruscotti direzionali ad accesso guidato è stato,
invece, utilizzato l’ambiente CleverPath Forest & Trees di Computer
Associates, in versione client/server. Questo offre parimenti dei
percorsi decisionali preconfezionati, che dovrebbero consentire anche
agli utenti meno avvezzi a navigare tra i numeri di analizzare i dati
di sintesi con facilità, sfruttando il riutilizzo di componenti
esistenti. I cruscotti utilizzano, infatti, alcuni Key performance
indicator. Dall’analisi degli scostamenti dei risultati dell’attività
aziendale rispetto a questi indicatori si ha, immediatamente, l’idea
del loro andamento. Ai Kpi si abbinano, inoltre, diversi scenari
decisionali, che consentono di accedere e navigare in modo immediato
le informazioni presentate nel cruscotto. Il layout dinamico dei dati
permette di visualizzare i valori sia su carte tematiche che sotto
forma di tabelle o grafici, in dipendenza delle necessità
dell’utente. «Si tratta di uno strumento intuitivo che, grazie a un
approccio di tipo visuale, ci permette di semplificare al massimo lo
sviluppo di applicazioni per la pianificazione
– conclude Annese -.
Inoltre, ha permesso al management sanitario di identificare
facilmente trend, rischi e opportunità, sfruttando i Kpi che
provengono da indicazioni normative o esperienze simili di altre
regioni o enti
».

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