La società mette in commercio un’appliance per il backup nelle Pmi. Basata su tecnologia a disco, fornisce anche l’emulazione delle cartucce Lto-2.
9 luglio 2004
Overland Storage, fornitore di soluzioni di backup e recovery, ha presentato Reo 1000, un’alternativa basata su tecnologia a disco agli autoloader di fascia bassa.
Disponibile in rack da 1 e 2 U, Reo 1000 accelera i processi di backup e fornisce un veloce ripristino dei file.
Secondo un’indagine di Gartner Dataquest, il mercato dei nastri autoloader è destinato a generare, da qui al 2006, un giro d’affari pari a 1,4 miliardi di dollari.
“I clienti potranno beneficiare di alternative decisamente più ricche e interessanti rispetto agli autoloader – chiarisce Robert Scroop, vice president e general manager di Overland Storage -. Infatti, avranno accesso a un media ad elevate capcità, in grado di soddisfare le esigenze di normative sul trattamento e la conservazione dei dati sempre più stringenti, anche per le piccole e medie imprese. Le funzionalità del Reo 1000 potranno, infatti, essere dinamicamente configurate in modalità disco o nastro, cosa unica sul mercato”.
I clienti avranno a disposizione una macchina con capacità nativa di 1 Tb (2 Tb compressi), con connettività iScsi (Gigabit Ethernet), in grado di emulare i drive Lto-2. Questo significa che Reo 1000 ha la capacità di apparire ai server di backup e alle applicazioni, indifferentemente, come un disco o un tape loader, per poter essere più facilmente integrato all’interno degli ambienti storage.
Il prodotto, già disponibile, offre funzionalità di storage avanzato, tradizionalmente non presenti su soluzioni entry level, quali la virtualizzazione delle risorse o la protezione dei dati a livello Raid.
L’appliance, che supporta un’ampia varietà di sistemi operativi, ivi inclusi Windows, Sun Solaris, BackupExec, ArcServe e altri, è già disponibile presso i rivenditori di Overland, venduta al prezzo di 4.949 dollari.





