Aubay, consulenza alla francese

Attenzione alle esigenze dei singoli comparti, focus sui servizi e flessibilità sono gli atout della società italo-francese.

9 luglio 2004

Nell’interazione tra business e tecnologia e tra mercati e produzione sono due i concetti chiave: elasticità e attenzione al cliente.


Parola di Idc, che chiama a testimonianza l’azienda italo-francese Aubay, che deve mettere in pratica i modelli profilati dal mercato.


Secondo Antonio Romano, che della società di analisi è vice president e general manager, infatti, «le aziende che si muovono nell’It devono aver chiaro che sono i clienti a determinare i modelli e che, se la tecnologia è un fattore abilitante, il punto di snodo è rappresentato dalla flessibilità».


Forte della convinzione che l’It rappresenti l’unico abilitatore degli obiettivi di business, Romano specifica che il solo modo per i fornitori di resistere sul mercato (le previsioni danno una contrazione del 30-40% nel giro di 3/4 anni) sia quello di sviluppare un’offerta coerente con la domanda e la società Aubay «già da anni ha capito i valori cui tendere», illustra il manager.


Da par suo, Aubay Research & Technology, nata nel 1998 e focalizzatasi sull’application management, concentra le proprie attività nei settori delle telecomunicazioni (da cui è inizialmente partita), delle utility e del finance, occupandosi di consulenza, di progettazione, realizzazione e integrazione di soluzioni software e di infrastrutture.


«Ci siamo anche avvicinati al manufacturing, comparto che ha ha ancora capacità di spesa», spiega Paolo Riccardi, amministratore delegato di Aubay in Italia e vice president del gruppo (che conta, a livello europeo, 800 dipendenti e 60 milioni di euro di fatturto).


Da queste considerazioni e dalla certezza che la consulenza direzionale abbia ancora molto da dare alle Pmi, ha preso corpo la controllata Aubay Consulting, orientata per industry, tra cui produzione discreta e tessile.


Il focus sulle esigenze di specifici segmenti di mercato è testimoniato anche dalla nuova start up Aubay Business Solutions.


Come indica da Pericle Poli, direttore vendite di Aubay in Italia e anch’esso vice president della capogruppo francese, «tramite alleanze e acquisizioni in logica federativa intendiamo crescere, consolidando il ruolo di interlocutore unico ed espandendoci territorialmente oltre Milano e Roma dove siamo già presenti».


Sicuramente, il rapporto preferenziale con Hp ed Emc e l’intenzione di stringere ulteriori accordi finalizzati alle tecnologie best of breed, con un occhio di riguardo alla sicurezza e al Crm, concorreranno a rendere concreti gli obiettivi della societa che, per la sola Italia (180 dipendenti), stima di chiudere il 2004 con un fatturato di 13,5 milioni di euro.

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