Le calzature di Filanto gravitano attorno a Mercurio

Un caso di avvenuta sostituzione. Ecco i passaggi verso un nuovo Erp.

Settembre, 2003
Nel luglio del 2000, Filanto, società calzaturiera con sede nel Salento
(un fatturato annuo di circa 150 milioni di euro e una produzione che si
aggira sui nove milioni di paia), era alla ricerca di un nuovo sistema Erp
al fine di sostituire quello in uso.
Quest’ultimo era stato, infatti, sviluppato internamente nel corso
di un ventennio e, risultando tecnologicamente obsoleto, presentava una
configurazione basata su database gerarchico, che presupponeva una manutenzione
attenta, continua e una difficoltà di aggiornamento maggiore rispetto
a una struttura dati relazionale a oggetti.
«La nostra intenzione – ha spiegato Giorgio Manco, responsabile
del centro Edp di Filanto – era quella di cambiare l’infrastruttura
della base dati, conservando, però, alcune peculiarità specifiche
del know-how proveniente dal precedente sistema»
.
Il rapporto con la tarantina Alisea si è concretizzato a dicembre
del medesimo anno e si è concluso nel luglio del 2002 con l’implementazione
del gestionale Mercurio in tutte le aree aziendali, salvo la contabilità,
per la quale, poco prima di rivolgersi ad Alisea, Filanto aveva adottato
Diap@son di Gruppo Formula. «Ma l’integrazione tra i due
– ha precisato Gianpaolo Giliberto, project manager sistema Mercurio di
Alisea – è avvenuta senza difficoltà. Entrambi i software,
infatti, operano sullo stesso database, anche se con istanza diversa».

Alla base dell’adozione di Mercurio stavano la necessità di
rimodellare, ottimizzandole e arricchendole, le aree funzionali del vecchio
sistema informativo e la volontà di operare con una piccola software
house locale che fungesse anche da system integrator, accelerando i tempi
di analisi, progetto e sviluppo. Nel percorso decisionale, Filanto si è
basata anche sull’esperienza maturata dal fornitore in altre realtà
dello stesso settore di attività.
Dopo aver previsto dei precisi step temporali per il rilascio del sistema,
Filanto ha richiesto la gestione della distinta base (configuratore del
prodotto finito), interfacciata al modeling e al Cad per quanto riguarda
l’acquisizione degli schemi e dei consumi per taglia o range, il controllo
del ciclo attivo in modalità make-to-order o make-to-stock e la possibilità
di seguire il ciclo di vita degli ordini inerenti articoli aventi lo stesso
codice, ma configurazioni diverse. Il prodotto (che gira su database Oracle
Enterprise Edition release 8.1.7, sistema operativo Windows 2000 Advanced
Server, entrambi installati su un pc server Dell biprocessore con 8 Gb di
Ram) rende possibile anche la gestione della logistica degli oltre quaranta
terzisti sparsi per il mondo, sia per la schedulazione della produzione,
sia per l’emissione di bolle di lavorazione e lo scambio delle materie prime.
«Gestiamo il budget e il magazzino di ogni singolo terzista
– ha evidenziato Manco – ed emettiamo gli ordini e le bolle di lavorazione
con indicazioni tecniche per poterle eseguire. All’estero è possibile
collegarsi e visionare l’avanzamento della produzione mediante delle Web
form»
.

La personalizzazione del software. Tra gli ulteriori requisiti
cui Mercurio risponde rientrano l’opportunità di demandare all’esterno
la gestione del nucleo del sistema informativo, nonché la possibilità
di dar vita a funzionalità sempre più orientate al Web (portale,
gestione della forza vendita, controllo della produzione) e di intervenire
sulle modalità di personalizzazione di alcune gestioni particolari.

A ciò si aggiungono la standardizzazione e l’evoluzione tecnologica,
tanto dell’ambiente operativo quanto di quello di sviluppo (Oracle
Developer e Database), con possibilità di connessioni native sui
programmi da Internet e gestione di immagini, e-mail e disegni su database
relazionale a oggetti.
A fare la parte del leone anche «l’affidabilità del motore
relazionale
– ha proseguito Manco -, derivante dalla necessità
di gestire la connessione di oltre 200 sessioni aperte, sia in client, sia
in Web server, un data entry di soli dati di circa 500 Mb al mese e circa
4.500 nuovi tipi di calzature all’anno, ognuno con almeno cinquanta varianti
di colore o di abbinamento e i relativi consumi per singola taglia, caricati
direttamente a valle dell’elaborazione da parte del Cad 3D. A questi si
aggiungono circa 22mila ordini clienti»
.
A chiudere il cerchio, la fruibilità del sistema anche da parte di
utenti remoti e la possibilità di sviluppare interfacce con il vecchio
sistema scritto in Cobol durante il rilascio dei vari traguardi previsti.

All’attivazione delle oltre duecento sessioni utente, hanno lavorato
quattro analisti programmatori Alisea e tre del Centro Edp di Filanto.

Difficoltà affrontate e risolte. Nel corso del progetto
i principali problemi riscontrati erano legati alla necessità di
ricreare le medesime funzionalità già presenti nel vecchio
sistema informativo, che garantivano una soddisfacente velocità di
inserimento dati e una reportistica dettagliata sui vari processi gestionali,
e di automatizzare il data entry (degli ordini, della distinta base, della
fatturazione e così via), affinché non fosse lasciata all’utente
la minima possibilità di errore o di interpretazione. «Tra
i risultati raggiunti
– ha proseguito Manco – possiamo sicuramente
annoverare l’esportabilità delle form, costruite in maniera nativa
su Web, la disponibilità di tutti i dati sulla stessa piattaforma,
in linea e senza duplicazioni o ridondanza di informazioni, e la possibilità
di demandare all’esterno una parte della gestione del sistema informativo,
occupandosi internamente delle personalizzazioni»
. «Siamo
riusciti a sviluppare un software verticale per il mercato calzaturiero
in genere
– gli ha fatto eco Giliberto -, realizzando un’infrastruttura
parametrica e a oggetti velocemente implementabile. Abbiamo, inoltre, approfondito
alcune problematiche fondamentalmente legate alle peculiarità e ai
bisogni di taglie e colori e alla relativa configurazione di prodotti multivariante»
.
Il rapporto tra le due società pugliesi presuppone, inoltre, continui
sviluppi e modifiche dei flussi aziendali (anche nell’ottica di una sempre
maggiore integrazione con il Web) e la realizzazione di nuova reportistica.

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