Le imprese, per diventare più efficienti, devono condividere le informazioni relative al business non solo al proprio interno, ma anche con clienti, fornitori e partner. Per questo la società ha riorganizzato l’offerta in tre livelli d’integrazione.
Dal trasferimento dei dati di business all’integrazione intra e interaziendale come condizione indispensabile per poter disporre di una infrastruttura collaborativa realmente efficace. È questo il percorso di maturazione che sta seguendo da tempo l’offerta targata Sterling Commerce, sussidiaria del gruppo Sbc Communications, quarta società di telecomunicazioni al mondo. “Oggi – ha puntualizzato Corrado Morandi, South Europe sales manager di Sterling Commerce -, per continuare a competere, le aziende devono essere collaborative non solo al proprio interno, ma anche con i propri clienti, i fornitori e i partner, una condizione che passa dalla condivisione elettronica delle informazioni commerciali, ma soprattutto dall’integrazione di applicazioni e processi sull’intera supply chain”.
La piattaforma tecnologica
Per supportare le aziende nella creazione di questo ambiente collaborativo con la comunità di business, Sterling Commerce mette a disposizione tre livelli di integrazione.
“Il primo è rappresentato dallo scambio di dati tra sistemi e applicazioni – ha specificato Sabrina Bellodi, South Europe marketing manager della società – ambito in cui offriamo da tempo la linea Connect. Il secondo è costituito dall’integrazione documentale tra applicazioni ed è relativo a documenti come fatture e ordini. Questo è un settore in cui ci muoviamo da vent’anni con un’offerta di tipo Edi. Il terzo livello, garantito tramite il recente rilascio di Sterling Integrator, mette a disposizione un vero e proprio integration server per l’integrazione dell’intero processo della supply chain o, comunque, all’interno della comunità commerciale”. La piattaforma gestisce, infatti, sia l’Eai che il B2B automatizzando il flusso informativo tra dipendenti, infrastrutture proprietarie, applicazioni aziendali e ambienti per il commercio business-to-business.
In Italia, dove la società vanta complessivamente un numero di 200 referenze, la logica collaborativa e modulare di Sterling Integrator ha già conquistato numerose aziende. “Si tratta spesso di medie aziende – ha commentato Bellodi – realtà che da tempo stanno dimostrando maggiore propensione all’innovazione rispetto alle grandi imprese e che hanno sfruttato la logica modulare e customizzabile della pittaforma per realizzazioni profondamente diverse”. Proprio la scalabilità implementativa sembra essere uno dei maggiori atout di Sterling Integrator, attualmente disponibile nella versione 3.1. Il prodotto, in grado di risolvere problematiche di B2B integration, Eai, Bpm ed Edi, consente, infatti, di effettuare investimenti tecnologici graduali e calibrati in base alle effettive richieste delle aziende.
“Con Sterling Integrator siamo in grado di coprire tutte le diverse sfumature dell’integrazione elettronica – ha continuato Bellodi – offrendo una piattaforma che può essere usata per lo scambio di informazioni in tempo reale, l’elaborazione dei diversi tipi di documento, il trasferimento sicuro di qualsiasi dato e la gestione di file batch, garantendo l’integrazione con tutto l’esistente, Edi incluso. In Italia, quest’ultimo aspetto sembra essere particolarmente apprezzato, considerato il fatto che il 30% degli Sterling Integrator venduti attiva questa funzionalità”. Come tutte le piattaforme integrative, anche Sterling Integrator offre ampie possibilità di customizzazione, una caratteristica che, in genere, oltre a incrementare il contributo dei servizi sul giro d’affari dei vendor, spesso agisce da richiamo su operatori specializzati nel business dell’integrazione.
“In Italia, per ora, lavoriamo unicamente attraverso un canale diretto – ha tenuto a sottolineare Morandi -, ma stiamo valutando di estendere a livello italiano alcune alleanze già attive all’estero con grandi società di consulenza. Inoltre, per raggiungere il mercato delle Pmi, decisamente più attivo, pensiamo di individuare anche system integrator locali con competenze soprattutto in ambito As400, vista la diffusione di questa piattaforma nelle medie imprese”.
In funzione di questo nuovo corso commerciale, conseguente a un’offerta sempre più orientata all’integrazione di fascia alta, Sterling Commerce conta di realizzare a breve almeno il 40% del proprio business nei servizi, incrementando l’attuale contributo del 20%. “Entro il 2005 ci sarà, inoltre, il sorpasso delle vendite di Integrator su Connect, una linea che, comunque, continuerà a essere sviluppata e supportata” ha concluso Morandi.





