Una passione comune, il golf. Un mercato comune: l’It. Ecco come nasce l’associazione Informatici Golfisti.
10 giugno 2004 Cosa hanno in comune manager di aziende come Computer Var, Hp, Ibm, It Way, Oracle, Tc Sistema?
Bit & byte a parte, una passione. Il golf.
Passione nata sui campi, che li ha portati, incontro dopo incontro, gara dopo gara, torneo dopo torneo, a una decisione singolare.
Dare vita a una associazione.
Si chiama Ingolf (Informatici Golfisti), è riconosciuta dalla Federazione Italiana Golf, e conta al momento un centinaio di soci, tutti nomi abbastanza noti nel mondo It.
Obiettivo dell’associazione, nelle parole del presidente Danilo Balbinot, è quello di “Creare un punto di aggregazione, nel quale alle competenze sportive si unissero anche quelle del mondo specifico in cui tutti gli associati operano. Business & Golf, questo il binomio. Eventi, incontri con clienti e partner, kick off aziendali, associati con sessioni di golf clinic, per far avvicinare un numero crescente di persone a questo sport, o addirittura a gare e tornei”.
Doppia finalità, dunque. A beneficio della Federazione Italiana, che vede di buon occhio l’attività di proselitismo, in un Paese, come l’Italia, che conta solo 70.000 praticanti. E a beneficio del business, che trova nel golf un nuovo strumento per dar vita a un network di relazioni con i clienti ma anche con i propri concorrenti.
“Non trascuriamo l’elemento tempo: ogni gara dura 5-6 ore. E dà a chi vi partecipa la possibilità di stare a stretto contatto al di fuori dei formalismi e dei ruoli, con persone che operano nel suo stesso mercato”.





