Monitorare la filiera produttiva, anticipare i problemi, gestire le inevitabili emergenze e operare in sinergia con i partner erano gli obiettivi alla base della decisione della casa di moda di adottare una soluzione di Supply chain management
L’esigenza di fronteggiare una crescente concorrenza ha imposto alla
società Alviero Martini un nuovo modello organizzativo, per favorire
una tempestiva e puntuale diffusione delle informazioni lungo tutta
la filiera produttiva. “Spesso, infatti – ha esordito Pier Domenico
Rivera, direttore generale della casa di moda -, recepire in modo
errato anche quella che potrebbe sembrare un’informazione
insignificante, relativamente a materiale, taglio, colore, modello,
scheda tecnica, può causare danni all’intero processo. Quindi, un
monitoraggio costante e accurato della supply chain, per operare
sinergicamente con tutti i nostri partner, era uno dei principali
obiettivi“. E integrazione ha rappresentato la parola chiave di
questo progetto che ha voluto automatizzare e razionalizzare il
flusso di informazioni attraverso uno scambio di dati in tempo reale
fra i vari attori della catena. L’azienda ha, quindi, deciso di
lanciare un progetto di quick response, mirato alla realizzazione di
nuovi strumenti informatici a supporto della rete dei terzisti, dei
fornitori e delle modellerie, per la consultazione e lo scambio di
dati collegati alla scheda prodotto, l’aggiornamento in tempo reale
dello stato d’avanzamento produzione e la visibilità del carico di
lavoro previsto. In seguito a un’indagine di mercato, l’azienda si è
affidata a e-Lab Consulting (centro di competenza e-business del
network Computer Var), che si è occupata di sviluppare la soluzione
Scm Fashion sul sistema informativo e-Sysconf, frutto del lavoro del
Puntoe Sys-Dat. “Oltre ad avere un ruolo centrale per una
condivisione omogenea delle attività – ha proseguito il manager -,
l’applicazione doveva garantirci informazioni puntuali e sicure
deputate a fornirci i dati per le analisi commerciali, le proiezioni
di vendita, il miglioramento del flusso logistico e produttivo“. In
precedenza, l’impresa, resa famosa dalle borse riproducenti cartine
geografiche, disponeva di strumenti informatici, ritenuti troppo
settoriali, che non permettevano una riduzione complessiva del lead
time di prodotto.
La conservazione del preesistente sistema informativo costituiva un
requisito indispensabile. La soluzione prescelta non ha comportato
modifiche se non cambiamenti inerenti semplicemente ai nuovi modelli
organizzativi adottati e ai relativi processi di business.
Il coinvolgimento della rete
Ulteriore clausola era il superamento di possibili barriere esistenti
con i partner, “soprattutto quelle di tipo psicologico – ha detto
ancora il manager -, poiché è inevitabile che questo sistema entri
nel processo operativo del laboratorio o del fornitore, che avrebbero
potuto considerare la nostra proposta come un’invadenza“. Il rischio
è stato superato grazie a un processo di training.
Il percorso formativo coinvolge non esclusivamente gli aspetti
informatici e fa leva, prevalentemente, sui corsi in aula. “Per
quanto riguarda, invece, in modo particolare Scm Fashion – ha
specificato Rivera -, stiamo pensando di utilizzare la piattaforma di
e-learning che e-Lab Consulting ci sta mettendo a disposizione“.
Lo scopo finale rimane quello di far utilizzare lo strumento
all’intera catena di fornitura, formata anche da operatori di
magazzino e spedizione, nonché da servizi di modelleria. L’evoluzione
naturale della supply chain coinvolgerà inoltre tutte le direzioni
aziendali di Alviero Martini man mano che e-lab Consulting arricchirà
di funzionalità la soluzione.
Ciò di cui la società è certa, pur non disponendo ancora di numeri a
conforto delle scelte operate, è che i partner che hanno condiviso la
filosofia del progetto (più del 50% di quelli di rilievo ha adottato
la medesima soluzione Scm) non guardano con nostalgia al passato.





