Coming out

Confessare l’inconfessabile. Ammettere l’inammissibile. Rivelare il non rivelabile. E se ci provasse anche l’It?

3 giugno 2004 Vanity fair, la rivista proto-femminile (dato che di
vanità vuol parlare) ha forse trovato la strada giusta per farsi leggere.
O,
quantomeno, ne ha imboccata una che spera la porti agli occhi dei lettori:
quella del coming out eclatante, della notizia talmente alta che nemmeno i
reduci dalla conquista del K2 in ascesa libera potrebbero resistervi.

L’altro mese era toccato a Fiorello confessarsi di fronte all’inviato di
Carlo Verdelli e ammettere di aver fatto uso di prodotti colombiani per tenersi
su, ma che ora ne è uscito e pure bene, suggellando il tutto con un record di
ascolti (vedi, allora, che non ce n’e’ bisogno se si mette a frutto il talento?
E poi: perché ascolti? La Tv non la si guarda? Bah).
Ora tocca ad Alessandro
Cecchi Paone uscire allo scoperto e definirsi bisex.
Che,
terminologicamente, non si tratti di outing, ma di coming out è il presidente
dell’arcigay, Franco Grillini a specificarlo.
Ci fidiamo.
A chi Cecchi
Paone, alfiere, tra l’altro, di quella onusta compagnia di giro deputata a
portare la tecnologia al popolo (insieme ai Massarini, ai Severgnini e alle
Camille di Mtv) e ora candidato per Forza Italia alle elezioni europee, poteva
rivolgersi per confessarsi? Ma a Vanity Fair, of course.
E il direttore
gongola, con pronti pre-lanci dei contenuti del suo prodotto.
E se questa è
la tendenza, come possiamo fare, allora, noi, a rendere attraente il nostro di
prodotto?
Che tipo di coming out possiamo chiedere, e a chi soprattutto?
Ecco qua: siamo disponibili ad accogliere confessioni e desiderata di manager e
responsabili It, nazionali e non.
Garantiamo la pubblicità dell’atto: nulla
rimarrà taciuto.
Venghino, signori, venghino a dirci se hanno sempre dovuto
sviluppare architetture proprietarie con in cuor loro una passionaccia per
l’open source.
Ci sussurrino i loro travagli nel gestire i rapporti fra
vendita diretta e canale: sapremo noi amplificare la loro voce e dargli il
giusto risalto.
Ci dicano pure se le tecnologie che sviluppano sono frutto
della farina di un sacco integro oppure forato.
Ci parlino della sicurezza
promessa, tradita, minacciata.
Ci dicano chi sono i produttori di virus, di
worm, che faccia hanno gli attacker.
Confessino pure di conoscerli.
Le
nostre pagine sono qui per loro.

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